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Ruoli e responsabilità degli attori coinvolti nella ristorazione scolastica

Pubblicato il 30/04/2021

Gli organi istituzionali coinvolti affinché la ristorazione scolastica garantisca un pasto nutrizionalmente adeguato e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario sono:

AZIENDA USL

COMUNE/SCUOLA PARITARIA

GESTORE DEL SERVIZIO

COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

 

L’AUSL, attraverso il SIAN - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, provvede a:

  • Sorvegliare le caratteristiche igienico-nutrizionali dei pasti e delle tabelle dietetiche;
  • Controllare i potenziali rischi legati alla produzione e distribuzione dei pasti;
  • Erogare formazione per insegnanti e operatori del settore alimentare;
  • Promuovere progetti di educazione ad una sana alimentazione.

Il Comune e/o scuola paritaria (ente committente) si occupa di:

Il gestore del servizio (la ditta di ristorazione collettiva) ha la funzione di:

  • Esplicare la sua funzione nel rispetto delle normative e del contratto;
  • Offrire alimenti e pasti di qualità;
  • Supportare corsi di formazione/aggiornamento per gli addetti alla ristorazione scolastica.

La Commissione mensa scolastica è addetta a:

  • Collegare utenza - Comune (o scuola paritaria) - AUSL, accogliendo suggerimenti e reclami;
  • Collaborare nel monitoraggio del servizio di ristorazione, utilizzando anche schede di valutazione.

Ruoli e responsabilità trasversali, non per questo marginali, spettano anche a famiglia e scuola.

La famiglia è la principale fonte educativa anche in tema di alimentazione, in grado di determinare le future scelte alimentari dei bambini. Per questo, un momento importante per l’instaurarsi di corrette abitudini alimentari è il divezzamento.

La famiglia può:

  • Sostenere le iniziative educative promosse dalla scuola;
  • Rapportarsi con la commissione mensa in caso di reclami e osservazioni circa il servizio di ristorazione;
  • Coordinare l’alimentazione “a casa” con il pasto “a scuola”, consultando anche il pediatra o il medico.

La scuola è il centro nevralgico dell’educazione dei bambini, punto di riferimento per attenuare le differenze socio-economiche e culturali tra le famiglie e i contesti di appartenenza, che spesso creano disuguaglianze nell’ambito del diritto alla salute.

Essa interviene per:

  • Progettare attività di educazione alimentare per l’adozione di comportamenti e stili di vita salutari;
  • Valorizzare il momento del pasto in mensa come occasione per favorire tali attività;
  • Consentire agevolazioni alle famiglie a basso reddito per l’accesso al servizio;
  • Promuovere la formazione del personale scolastico in merito al sostegno al pasto.

Il personale docente della scuola, inoltre, può:

  • Stimolare la curiosità nei confronti di preparazioni culinarie innovative;
  • Favorire il consumo di alimenti non abitualmente presenti nelle case degli alunni;
  • Abituare a consumare adeguate porzioni alle proprie esigenze.