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Percorso di educazione alimentare rivolto a soggetti affetti da celiachia

Pubblicato il 10/01/2012
Un seminario teso a realizzare un Percorso di Educazione Alimentare di tipo motivazionale. Rivolto ai celiaci ed ai loro famigliari, è curato da un team multiprofessionale di medici specialisti, dietisti, psicologi e cuochi.

È importante che la diagnosi di celiachia venga fatta il più precocemente possibile. In Emilia Romagna sono 60 i presidi accreditati per la sua diagnosi: nel 2010 le diagnosi hanno raggiunto quota 9.916, oltre mille in più rispetto al 2008 (8.801) a fronte di un numero stimato di circa 40.000 (in Italia nel 2010 sono 122.482 le diagnosi, a fronte di un numero di casi stimati di 600.000). Le diagnosi di celiachia in provincia di Bologna si avvicinano ai  2.000 casi.

Per presentare le più recenti novità in tema di celiachia, affrontare il rapporto tra celiachia e ambiente e dell'emergente sindrome da intolleranza al glutine in assenza di celiachia, l'Azienda USL di Bologna, la Regione Emilia-Romagna hanno organizzato un  Seminario in tema di Celiachia, che si terrà a Bologna, all'aula Magna della Regione Emilia Romagna, il 5 dicembre.

Il seminario, si inserisce nell'ambito di  un percorso formativo teso a realizzare un Percorso di Educazione Alimentare, di tipo motivazionale,  rivolto ai celiaci ed ai loro famigliari  curato da un team  multiprofessionale (Medico specialista,  Dietista, Psicologo, Cuoco).
Tale progetto si svolgerà nell’arco di 2 anni, e coinvolgerà in via sperimentale i servizi Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Sanità Pubblica di 4 aziende sanitarie: quelle di Bologna, Reggio Emilia, Parma e Forli.
Col progetto si intende supportare i celiaci e le loro famiglie nel percorso, non sempre facile, di modifica da un’alimentazione tradizionale ricca di glutine ad un’alimentazione senza glutine che rappresenta l’unica terapia attualmente possibile.
Tale intervento ha carattere innovativo e dà attuazione  alla Legge n. 123/2005 "Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia" che prevede interventi finalizzati a migliorare l’alimentazione dei celiaci comprensivi dell’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia.

Del resto anche il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 approvato con propria deliberazione n. 2071/2010 ha inserito quale obbiettivo specifico di “Favorire la  preparazione di pasti privi d’ingredienti contenenti glutine in particolari settori” al fine di garantire l’idoneità sanitaria di tali prodotti alimentari;

Le AUSL dell’Emilia Romagna dal 2007 al 2010 hanno realizzato più di 60 corsi di formazione per ristoratori ed albergatori che hanno coinvolto oltre 1600 operatori del settore alimentare i cui effetti si sono tradotti in un significativo aumento dei ristoranti che forniscono pasti senza glutine. 
Nella sola Azienda USL di Bologna sono stati realizzati 12 corsi teorico pratici che hanno raggiunto oltre 300 operatori del settore della ristorazione. Dal 2004 al 2011 sono passate da 5 a 20 le ristorazioni commerciali della provincia che offrono pasti senza glutine. 

(Fonte: network Associazione Italiana Celiachia - Emilia Romagna)