Buone abitudini e comportamenti da evitare
Comportamenti da evitare
Non si gioca col cibo ma nemmeno si recita
È consigliabile evitare usi impropri del cibo da parte degli adulti che rischiano di snaturare il significato primario dell’alimentazione e di fare dell’atto nutritivo uno strumento di potere.
Sono sconsigliabili interventi intimidatori: “se non mangi tutto chiamo il vigile che ti porta via”; ricattatori: “se non finisci la pasta, non ti porto alle giostre”; o impiegare logiche affettive: “non fare piangere la mamma, mangia ”oppure “sei un bambino cattivo perché non mangi e fai arrabbiare il papà e la mamma”.
Questo tipo di interventi rischiano non solo di confondere il bambino, ma anche di proporre “teatri” e utilizzi a cui poi il bambino potrà fare ricorso per ottenere altro. Le abitudini alimentari e i valori si insegnano con il buon esempio.
Spegnere la tv accende l'attenzione
Evitiamo l’utilizzo di device elettronici, tv o giocattoli durante il pasto poiché distraggono il bambino, impedendo di vivere a pieno il momento insieme alla famiglia distogliendo l’attenzione dal momento del pasto e dai segnali che il proprio corpo invia.
Il senso di fame e sazietà sono dei bisogni primari che il bambino, in maniera innata, sente e percepisce che andrebbero sempre accolti e valorizzati.
Non giudicare il cibo degli altri
È importante evitare di esprimere davanti ai bambini commenti e giudizi riferiti al cibo e alle forme corporee proprie ed altrui (ad esempio “sei un mangione”, “mia figlia è una buona forchetta”, “il tuo amico cicciottello”, “guarda che pancia che ho”).
Sono dei commenti spesso innocui e fatti con le migliori intenzioni, ma che esprimono un giudizio sul bambino e sul suo modo di vivere il cibo e il corpo e che potrebbero generare sensi di colpa e vergogna facendolo sentire inadatto e incompreso.
Buone abitudini
Questi comportamenti possono essere tradotti in consigli pratici e in strategie efficaci su come meglio educare i bambini ad una corretta alimentazione per far sì che questi ultimi possano apprendere sane abitudini alimentari. Proprio queste buone abitudini, apprese e interiorizzate fin da piccoli, sono il bagaglio che accompagnerà i bambini quando sceglieranno in autonomia da più grandi.
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Proporsi come modelli, ricercando congruenza tra parole e fatti
I bambini osservano i genitori come si comportano, come si muovono e come rispondono all’ambiente circostante e in base a quello apprendono ed agiscono, le parole contano poco se non sostenute da comportamenti. Nasce da qui l’importanza di ricercare un linguaggio congruente tra come viene chiesto ai bambini di comportarsi e le azioni dei genitori; l’incongruenza può, infatti, generare nel bambino confusione e duplicità.
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Proporre cibo in maniera differente, invitando a utilizzare tutti i sensi e proponendo il gioco come mezzo per la scoperta di nuovi gusti e sapori
Il gioco è il primo strumento che i bambini utilizzano per rapportarsi con il mondo circostante e riproporre questa modalità anche con il cibo può far accrescere in loro curiosità e voglia di provare.
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Ascoltare e valorizzare i segnali e le parole del bambino, fidandosi di lui e del suo sistema innato di regolazione.
Cosa succede nella mente del bambino quando un genitore non avvalora le sue sensazioni durante un pasto? Prima di tutto si crea confusione e inizia a dubitare di ciò che sente perché non c’è corrispondenza tra quello che prova e la risposta di chi in quel momento è il suo specchio.