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Fake news

Pubblicato il 10/10/2023
  1. La taurina presente nelle bevande energetiche proviene dallo sperma del toro?

FALSO: La taurina è così chiamata perché la prima volta gli scienziati la isolarono dalla bile del toro. In verità questa sostanza chimica si trova in abbondanza in diversi tessuti di molti animali, e in piccole quantità nei batteri. Vista l’elevata richiesta di questa molecola, oggi viene sintetizzata in laboratorio, per poi essere commercializzata nelle bevande o alimenti in sicurezza.

  1. Se assumo le bustine di amminoacidi, posso perdere 7 kg in 7 giorni?

FALSO: Gli integratori alimentari servono ad integrare la normale dieta, perché in alcuni casi questa non si rivela sufficiente a soddisfare il fabbisogno nutritivo. Assumere una scatola di bustine di amminoacidi per una settimana, eliminando i carboidrati, al fine di perdere qualche kg, è deleterio: sebbene i primi giorni si possa riscontrare una perdita di peso, quasi subito si riacquisirà la massa perduta, perché vengono attivate vie metaboliche di accumulo. Questa pratica può essere consigliata in extremis da un medico, in associazione ad altri integratori, in casi rari (ad es. per interventi chirurgici in cui è necessario perdere peso per effettuare l’anestesia). 

  1. Se assumo integratori brucia grassi facendo una normale dieta, posso dimagrire?

FALSO: Gli integratori alimentari “brucia grassi” appartengono alla famiglia degli integratori coadiuvanti delle diete ipocaloriche. Questi integratori, come dice la stessa parola, sono solo coadiuvanti di una dieta ipocalorica. Quindi il primo step per dimagrire è senz’altro una dieta a basso regime calorico. La maggior parte degli integratori “brucia grassi” svolge un tenue effetto sui grassi di deposito, non su quelli appena assunti con la dieta: quindi la dieta ipocalorica è necessaria per perdere peso. Una piccola parte coadiuva una dieta ipocalorica, agendo da lassativo o diuretico. Si consiglia di non assumere questo tipo di integratori per periodi prolungati (oltre le 2 settimane, o comunque sempre comunicarlo al medico).

  1. Assumere creatina fa male ai reni?

FALSO: Uno dei falsi miti più comuni riguardo questo integratore è lo stress renale: in verità molti studi hanno ormai smentito questo dubbio, e si evince che la supplementazione di creatina, anche per lunghi periodi di tempo, non comporti danno né renale né epatico.

  1. La carnitina brucia i grassi e migliora le prestazioni fisiche?

FALSO: La carnitina è coinvolta in particolare nel metabolismo degli acidi grassi. Teoricamente, l’integrazione di carnitina dovrebbe aumentare il contenuto di carnitina nei muscoli, migliorando così l’ossidazione degli acidi grassi e la funzione fisica negli esseri umani sani. Tuttavia, finora, nessuna base scientifica supporta il miglioramento delle prestazioni fisiche di individui o atleti sani dopo l’integrazione di carnitina. Inoltre, l'uso di quantità incontrollate di carnitina come integratori deve essere attentamente valutato. Poiché la carnitina viene spesso utilizzata dagli atleti senza una chiara comprensione dei suoi effetti e dei suoi rischi, è necessario studiare i probabili effetti dannosi sulla salute.

  1. La caffeina fa venire il cancro?

FALSO: La caffeina è la sostanza stimolante più utilizzata nel mondo. Viene utilizzata in alimenti e bevande energetiche. Stimola il metabolismo basale e il Sistema Nervoso Centrale. È consigliato non assumere più di 250mg/die. La caffeina non è associata alla maggior insorgenza di cancro, anzi previene il cancro al fegato.

  1. È vero che gli integratori alimentari con Aloe vera e suoi estratti non sono commercializzabili?

VERO: l’aloe vera non può essere utilizzato negli integratori alimentari o negli alimenti se non come aromatizzante, senza vantare alcuna capacità fisiologica o nutritiva.

L’estratto di Aloe vera è stato utilizzato in passato negli integratori alimentari per il suo effetto lassativo dovuto alla presenza di antrachinoni, i più conosciuti sono Aloe Emodina e Dantrone. Queste sostanze sono risultate essere genotossiche e cancerogene e pertanto sono state vietate come ingredienti alimentari nell’aprile del 2021.

  1. È vero che la vitamina D estratta dai licheni è più naturale e quindi più salutare?

FALSO: Il substrato di estrazione di una vitamina non cambia l’effetto che ha sul nostro organismo. La vitamina D negli integratori alimentari si presenta sotto due forme: l’ergocalciferolo D2, o il colecalciferolo D3. Molti integratori alimentari reclamizzano come un “plus” il fatto che la vitamina D presente nella formulazione proviene da un substrato vegetale come ad esempio un lichene. Secondo quanto previsto dalla normativa, la vitamina D estratta da licheni è considerata un NovelFood e quindi non è autorizzata ad essere consumata come alimento o come ingrediente di esso. Tale provvedimento è atto ad evitare che assieme all’estrazione della Vitamina D, dai licheni possano finire negli integratori anche altri componenti non noti per i quali è sconosciuto il profilo tossicologico.

  1. Assumere tanta vitamina C previene il contagio da nuovo coronavirus?

FALSO: Assumere il corretto quantitativo di vitamine attraverso una dieta corretta e bilanciata è importante per la salute, invece assumere un quantitativo di vitamine superiore al normale fabbisogno, ad esempio assumendo integratori alimentari se non si è in una situazione di carenza vitaminica, può essere addirittura nocivo. Gli integratori alimentari possono essere utilizzati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani, ma il loro utilizzo a scopo terapeutico è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute.

  1. La vitamina D protegge dall’infezione da nuovo coronavirus?

FALSO: Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus. Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato.

  1. Gli integratori multivitaminici fanno sempre bene e possono sostituire la frutta?

FALSO: Gli integratori non sostituiscono una dieta varia e bilanciata e vanno utilizzati solo quando necessario e per periodi di tempo limitati. Ad oggi, non esistono prove scientifiche per stabilire con certezza che, in assenza di carenze specifiche diagnosticate dal medico, l’assunzione di vitamine sotto forma di integratori abbia un effetto benefico per l’organismo e siano da preferire rispetto all’assunzione di vitamine attraverso una alimentazione bilanciata. In particolare, non è stato chiaramente dimostrato che gli integratori multivitaminici diminuiscano il rischio di decadimento cognitivo o di sviluppare malattie cardiovascolari o tumori.

  1. Più vitamine prendo e meglio sto?

FALSO: Il consumo eccessivo di supplementi vitaminici può portare a malattie anche gravi, dette ipervitaminosi. Le più frequenti ipervitaminosi si verificano assumendo in eccesso le vitamine liposolubili A, D, E o K. Mentre infatti alcune vitamine, come la C e le B, sono solubili in acqua, se in eccesso vengono rapidamente eliminate nelle urine, le vitamine A, D, E e K, che non sono solubili in acqua per la loro natura chimica, vengono immagazzinate nel fegato e nel grasso corporeo, e possono essere eliminate molto lentamente. La sintomatologia legata all'ipervitaminosi è variabile e dipende sostanzialmente da quale vitamina si accumula. In caso di ipervitaminosi A si hanno cefalea, vomito e stato di torpore, con ossificazione precoce o malformazioni, rispettivamente nel bambino e nel feto. Nell'eccesso di vitamina D si osserva l’aumento dei livelli di calcio nel sangue, con sete, dolori addominali e affaticamento, fino a casi più gravi di alterazioni dello stato di veglia. L’ipervitaminosi E non è tossica, ma può portare a disturbi intestinali. L’eccesso di vitamina K è più raro ma può dare vampate, trombosi e anemia.

Assumere dosi eccessive di queste vitamine attraverso l’alimentazione è estremamente difficile, la maggior parte dei casi di ipervitaminosi riportati sono dovuti a un consumo eccessivo di integratori.

È bene perciò tenere sempre presente che i supplementi vitaminici non devono essere assunti indiscriminatamente e senza un reale necessità, e che è consigliabile informare sempre il nostro medico di tutti gli integratori che prendiamo.