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Alimentazione, microbiota e cancro

Pubblicato il 13/11/2018

carota arancio.png  Il ruolo del microbiota intestinale nella personalizzazione delle terapie antitumorali

Il microbiota intestinale, una rete incredibilmente complessa di microbi, gioca un ruolo chiave nel modulare diversi processi fisiologici del corpo, come il metabolismo cellulare e il sistema immunitario, funzioni che sono altamente de-regolate nel processo di carcinogenesi. Infatti, molti studi recenti hanno suggerito un suo possibile ruolo nel determinare una stretta correlazione tra dieta, stato di salute e diversi stati patologici, soprattutto nell'incidenza dei tumori. 

La dieta ha un peso rilevante nel determinare la composizione del microbiota: popolazioni che seguono diete diverse hanno una diversa composizione del microbiota che infatti viene modificata in base ai cambiamenti nell'alimentazione. Negli individui sani, la composizione del microbiota intestinale è estremamente diversificata, con i ceppi batterici protettivi in quantità superiore rispetto a quelli potenzialmente dannosi. La prevalenza di ceppi patogeni su ceppi protettivi gioca un ruolo nella progressione tumorale, modulando l’infiammazione e influenzando la stabilità genomica delle cellule dell'organismo.

La perdita di una fisiologica e benefica diversificazione batterica, l’alterazione nella proporzione tra i vari ceppi che costituiscono la comunità microbica, così come la prevalenza di determinati ceppi su altri, è nota come disbiosi. Le cause della disbiosi possono essere molteplici, tra queste, l’eccessiva igiene ottenuta con i moderni detergenti, troppo aggressivi, o l’uso diffuso e indiscriminato di antibiotici. Anche le diete sbilanciate possono modificare profondamente la composizione del microbiota. Le alterazioni associate alla disbiosi sono state correlate anche con l’obesità, la sindrome metabolica ed il diabete di tipo 2, tutte condizioni che incrementano il rischio di sviluppo di tumori. 
Un microbiota alterato può quindi promuovere la progressione tumorale danneggiando le cellule epiteliali, attraverso l'interazione con alcuni prodotti alimentari, con la carne rossa o con cibi altamente processati.
Inoltre alcune popolazioni batteriche possono essere protettive verso i tumori, attraverso la produzione di metaboliti che inducono l’immuno-tolleranza o competendo con i batteri patogeni.

Dati più recenti suggeriscono che il microbiota intestinale possa regolare la risposta dell’ospite alla chemioterapia, modulandone l’efficacia e gli effetti collaterali, in quanto sarebbe in grado di modulare l’azione sia dei chemioterapici che delle nuove immunoterapie personalizzate. Il microbiota rappresenta quindi un’ottima arma per combattere il cancro e rendere le terapie sempre più personalizzate, sfruttando al sua capacità di interagire con il sistema immunitario e di produrre metaboliti utili.