Laboratorio di comunità Appennino attivo
Che cos’è un laboratorio di comunità
Il laboratorio di comunità è un metodo per conoscere meglio e trasformare le politiche e pratiche in ambito sociale e di salute, attraverso il dialogo tra enti locali, servizi, associazioni e cittadini di una comunità di riferimento.
Questo metodo è stato promosso dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale con il nome di Community Lab nel 2012 e da allora è stato sperimentato su tutto il territorio regionale anche nell’ambito della promozione della salute.
Appennino attivo
Il laboratorio di comunità Appennino attivo è uno dei due laboratori messi in campo dall’Azienda USL di Bologna all’interno delle azioni del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) con l'obiettivo di accompagnare le realtà locali del Distretto Appennino bolognese nello sviluppo di azioni innovative di promozione del benessere, in particolare per i bambini e ragazzi del territorio, con riferimento ai programmi del PRP Comunità attive (PP02) e Infanzia e adolescenza in condizioni di vulnerabilità (PL12).
Come riportato nel Profilo di salute, il Distretto Appennino bolognese risulta essere quello con le percentuali più alte relative a sovrappeso e obesità (48%), fumo (30%) e sedentarietà (21,5%) (fonte: sistema di sorveglianza PASSI, popolazione 18-69, periodo 2017-2020).
I tavoli di partecipazione
A partire da settembre 2022 sono stati organizzati momenti di confronto a cui hanno partecipato cittadini, associazioni, dirigenti scolastici, professionisti dell’Azienda USL, sindaci e assessori dei comuni di Alto Reno Terme, Camugnano, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro.
Durante gli incontri sono emersi i bisogni dei cittadini e si è posta particolare attenzione all’utilizzo dello sport come mezzo di promozione della salute tra i giovani, anche nelle realtà scolastiche, con riferimento agli istituti scolastici secondari di 1° grado, frequentati da ragazzi tra 11 e 13 anni, di Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere e Porretta Terme, e agli istituti scolastici secondari di 2° grado, frequentati da ragazzi tra 14 e 18 anni, di Castiglione dei Pepoli.
Tra gli allegati è disponibile la relazione aggiornata sullo stato di avanzamento del laboratorio.
Le azioni proposte
Dai partecipanti è emersa la volontà di ricostituire i Giochi della Gioventù, rendendo partecipi tutti i ragazzi indipendentemente dalle capacità sportive.
Tra le attività principali da promuovere è stata proposta la pallavolo: un’attività sportiva che può essere praticata in qualsiasi periodo dell’anno e condizione climatica, che non richiede spese ingenti per chi la svolge e rispetta i criteri di inclusione prefissati.
I partecipanti hanno concordato l’organizzazione di momenti di formazione per docenti, studenti e cittadini su sani stili di vita e sui benefici derivanti dallo svolgere regolarmente attività fisica.
Da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL è stato proposto di sperimentare le Pause attive nelle scuole come forma di contrasto alla sedentarietà.
È stata inoltre condivisa la decisione di avviare una campagna di comunicazione sul laboratorio di comunità e sulle iniziative previste.
Come partecipare
La partecipazione è aperta a tutti i residenti nei comuni dell’Appennino bolognese: Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato.
Per essere informato/a sui prossimi incontri e sulle iniziative in programma scrivi una e-mail all’indirizzo dattiunamossa@ausl.bologna.it.