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Carta dei Servizi

Pubblicato il 10/11/2017
Edizione 2018 - Introduzione
Sintesi

La Carta dei Servizi Sanitari ha come scopo principale la tutela dei diritti dei cittadini: essa rappresenta il patto tra le strutture del Servizio Sanitario Nazionale e gli utenti.

L’Azienda USL di Bologna si impegna a rispettare i principi fondamentali di

  • Eguaglianza
  • Imparzialità
  • Continuità delle cure
  • Diritto di scelta del cittadino
  • Partecipazione e Tutela
  • Efficienza ed Efficacia delle Cure

A tal fine tutti gli operatori dell’Azienda sono impegnati a garantire:

  • rispetto della riservatezza, della cultura e della fede religiosa di ogni utente
  • ascolto del cittadino
  • trasparenza e chiarezza nell’informazione sanitaria
  • diritto di scelta di cura
  • attuazione di tutte le misure possibili per contrastare il dolore
  • mediazione culturale
  • forme di  partecipazione e tutela dei cittadini.

Già da alcuni anni è stato avviato un processo di progressiva integrazione tra le aziende sanitarie dell’area metropolitana bolognese basato, in primo luogo, sulla progettazione e realizzazione di reti cliniche e quindi sulla definizione di percorsi clinico-assistenziali condivisi. In questo contesto vanno collocati i progetti di integrazione tra Azienda USL di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S.Orsola-Malpighi, IRCCS Ortopedico Rizzoli, Azienda USL di Imola e Ospedale di Montecatone.

Per realizzare il sistema dei servizi sanitari dell’area metropolitana bolognese e creare le condizioni per assicurare una migliore assistenza integrata ai cittadini, la rete ospedaliera si organizza secondo il modello denominato “hub and spoke” (letteralmente: mozzo e raggi) che prevede la concentrazione della casistica più complessa in un numero limitato di centri (HUB).
L’attività dei centri HUB è fortemente integrata con quella dei centri ospedalieri periferici(SPOKE).

L’applicazione del modello hub and spoke ha come obiettivi fondamentali:

  • garantire che i singoli centri possano trattare volumi di attività sufficienti ad acquisire e mantenere la competenza clinica e l’efficienza operativa necessarie per rendere l’assistenza efficace ed economicamente sostenibile;
  • costruire rapporti funzionali tra servizi, in modo che i centri spoke abbiano canali di comunicazione continuativi con centri hub di riferimento che garantiscono disponibilità e collaborazione;
  • favorire lo sviluppo di attività di analisi e confronto all’interno e fra i centri, confrontando i risultati clinici ottenuti e concordando comuni strategie di comportamento clinico.

L’Assistenza territoriale è realizzata nelle sedi ambulatoriali dell’Azienda, all’interno dei Nuclei delle Cure Primarie, nelle Case della Salute, al domicilio dell’utente attraverso l’azione congiunta di medici di famiglia,  pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, psichiatri, psicologi, logopedisti, operatori socio assistenziali.

L’Azienda ha attivato, inoltre, l’Area di cure intermedie  in cui le persone sono accolte con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni fisiche, prevenire eventuali complicazioni, recuperare la maggiore autonomia possibile e favorire il rientro a domicilio in tempi brevi.

L’Azienda tutela inoltre la salute collettiva e promuove il benessere individuale negli ambienti di vita e di lavoro attraverso il supporto tecnico agli Enti Locali e alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, nella definizione delle strategie di promozione per la salute, di prevenzione delle malattie e delle disabilità, di miglioramento della qualità della vita e nelle valutazioni di natura epidemiologica.

L’Azienda è impegnata a favorire le condizioni di omogeneità nell’offerta di servizi nei vari Distretti e a potenziare l’integrazione tra l’attività svolta dai professionisti operanti in ambito territoriale con quella svolta dai professionisti operanti nelle strutture ospedaliere per garantire una presa in carico continua delle persone assistite anche attraverso la definizione di punti di snodo tra un ambito di cura e l’altro.
Per la gestione di particolari situazioni o patologie sono stati messi a punto percorsi diagnostico terapeutico-assistenziali (PDTA) condivisi, in alcuni casi, anche tra aziende diverse. Ciò significa che per questi percorsi sono definite modalità di cura e assistenza condivisi e omogenei fra tutte le strutture coinvolte.

Per alcuni Percorsi di diagnosi e cura sono stati predisposti specifici opuscoli informativi contenenti anche le caratteristiche di qualità che gli operatori si impegnano a garantire, tra questi:

  • donne con tumore al seno
  • persone ultra 65enni con frattura del femore
  • persone con lesione traumatica del midollo spinale
  • bambini affetti da patologia cronica con disabilità multipla
  • persone con sclerosi laterale amiotrofica
  • persone con sclerosi multipla
  • persone con scompenso cardiaco.

Per assicurare la miglior gestione del dolore delle persone assistite è attivo in Azienda il Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore che opera attraverso una rete di referenti medici ed infermieristici presenti in ogni reparto di degenza e i cui nominativi e sedi di attività sono reperibili tramite il numero verde regionale 800-033 033.

Per le persone assistite al domicilio la rilevazione e il trattamento del dolore sono garantite dai Medici di Famiglia con il supporto dei Referenti Distrettuali della Rete di Cure Palliative.