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Il percorso del paziente con ferite acute e croniche

Pubblicato il 26/02/2024
Scarica l'opuscolo sul PDTA per le ferite difficili

il percorso diagnostico terapeutico assistenziale dell’Azienda USL di Bologna nasce per accompagnare e rendere omogenee e appropriati i trattamenti e gli interventi di cura che riguardano le lesioni cutanee e prendere in carico le situazioni più complesse, in modo da dare risposte efficaci ai pazienti.

Con il termine “lesioni cutanee acute e croniche” vengono ricomprese diverse forme con cause e prognosi differenti, dalle piaghe da decubito alle lesioni di origine vascolare, dalle ferite causate da traumi a quelle provocate da malattie croniche questo perché la lesione cutanea che compare spontaneamente è il segno di una malattia sottostante (problemi vascolari, diabete, malattie infiammatorie, malnutrizione, ecc..). Per questo ci si avvale della collaborazione di diversi professionisti sanitari che agiscono in rete.

L’accesso può avvenire tramite il medico curante (percorso consigliato) o lo specialista che sta trattando la malattia di base oppure il medico di pronto soccorso.

In caso di comparsa di lesione cutanea è consigliabile rivolgersi innanzitutto al suo Medico Curante che può indirizzarla all’Ambulatorio
infermieristico territoriale di riferimento, più vicino al domicilio, dove l’infermiere prenota il primo accesso all’ambulatorio.

Le informazioni sulle modalità di accesso specifiche per territorio, si possono reperire consultando la Rete degli sportelli territoriali.

Nel caso non sia autonomo negli spostamenti il suo Medico di Medicina Generale può valutare di farla seguire nel suo percorso di cura dagli
infermieri dell’Assistenza Domiciliare.

In situazioni di urgenza e indifferibilità, (per esempio ustioni, traumi e insorgenza di dolore non controllato dalla usuale terapia antidolorifica, sanguinamento importante) nel caso in cui lei si rivolga a un Pronto Soccorso, il medico del PS valuterà se avviare un percorso di ricovero o indirizzarla al suo al Medico curante e agli Ambulatori infermieristici per la medicazione.

Le fasi

  1. Il Medico di Medicina Generale o lo Specialista valuta la ferita e prescrive un ciclo di medicazioni con le modalità in uso. Se ritiene opportuno, procede con la richiesta degli approfondimenti diagnostici del caso.
  2. Gli infermieri degli Ambulatori infermieristici collocati nelle Case della Salute o Poliambulatori e gli infermieri dell’Assistenza Domiciliare che rappresentano il primo livello della rete ed effettuano le medicazioni trattando i casi ritenuti non complicati. Tale intervento varia secondo le sue necessità e condizioni fisiche e prevede una prima valutazione della ferita, del dolore e dei parametri vitali. A seguire viene pianificato l’intervento necessario, le successive medicazioni e il monitoraggio generale.
  3. Nel caso insorgano complicanze non gestibili dagli infermieri del primo livello della rete, può essere valutato dallo specialista esperto
    che prescrive accertamenti e terapie secondo percorsi predefiniti. Inoltre, anche nel caso sia necessario effettuare dei trattamenti specifici gli infermieri programmano direttamente un accesso presso gli Ambulatori di secondo livello della rete. Per questo intervento serve una prescrizione del MMG o dello specialista.
  4. A seguito del miglioramento / stabilizzazione della sua lesione cutanea, potrà ritornare ad essere seguito dagli infermieri del primo livello della Rete. Possono essere previsti appuntamenti di controllo se viene ritenuto necessario.

Le associazioni coinvolte

AISLeC
Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee. Nata nel 1993, si occupa di formazione, ricerca e divulgazione nell’ambito del wound care. 

AIUC
Associazione Italiana Ulcere Cutanee è nata nel 1999 per supportare il lavoro dei professionisti che si occupano di trattamento delle lesioni cutanee. 

SIMITU
Associazione per i diritti dei pazienti affetti da ulcere cutanee.

Consigli utili per chi ha ferite

Per ferite spontanee o per trauma segua i seguenti consigli:

  • lavi accuratamente le mani e le asciughi con un asciugamano pulito
  • lavi la ferita con abbondante acqua e la tamponi con una garza / asciugamano pulito
  • copra la ferita con garza pulita
  • si affidi in tempi brevi al suo Medico curante e agli infermieri degli Ambulatori del Primo livello della Rete per evitare che la ferita si cronicizzi: seguendone attentamente le indicazioni

Ricorda: le medicazioni avanzate funzionano se rimangono in situ per più giorni!

In caso di lesioni della cute potresti aver bisogno di un bendaggio, utile per:

  • evitare l’uso di cerotti adesivi che spesso causano ulteriori lesioni da strappo o allergia alla colla.
  • evitare la formazione di edemi della gamba con conseguente peggioramento delle lesioni
  • facilitare la cicatrizzazione di lesioni qualora “perdano liquidi".

I bendaggi effettuati dal personale sanitario si avvalgono di bende poco o per nulla elastiche e servono a contrastare l’espansione della muscolatura durante il cammino migliorando la circolazione del sangue. È buona norma fare alcuni passi dopo che il bendaggio è stato effettuato e comunicare se si prova dolore. In caso di fastidio /dolore eviti di tagliare o modificare il bendaggio, meglio rimuoverlo. Contatti l’ambulatorio che lo ha effettuato.