Cerca

Lo spreco alimentare

Pubblicato il 04/05/2022

Lo spreco alimentare è uno tra i temi più dibattuti dell’ultimo decennio e rappresenta una priorità dell’agenda politica di tutti i Paesi per garantire una sostenibilità futura.

La prevenzione delle perdite e degli sprechi lungo l’intera filiera alimentare rientra in un percorso di recupero e di ridistribuzione delle eccedenze alimentari, che altrimenti andrebbero perdute,in risposta anche agli obiettivi dell’agenda 2030.

La produzione di un prodotto alimentare ha un impatto notevole sull’ambiente sia in termini di CO2 prodotta che di consumo di acqua, e produrre cibo che non verrà consumato vuol dire anche incidere negativamente sulla salute del nostro Pianeta.

Quando si parla di spreco alimentare, bisogna distinguere tra perdite (food loss) e sprechi alimentari (food waste). Per perdita alimentare si intende la perdita di massa o qualità nutrizionale del cibo originariamente destinato al consumo umano, solitamente causata da inefficienze nella filiera. Mentre per spreco alimentare si intende il cibo scartato presso il punto vendita e di consumo finale.

I principali dati raccolti dall’UNEP (United Nations Environment Programme) stimano che, nel 2019, sono state generate circa 931 milioni di tonnellate di spreco alimentare, del quale il 61% avviene tra le mura domestiche, il 26% lungo la filiera e il 13% nelle rivendite.

Lo spreco alimentare ha forti ripercussioni a livello ambientale. Infatti per produrre il cibo che non verrà consumato, vengono inutilmente utilizzate risorse naturali e generate emissioni nell’atmosfera e rifiuti, i quali andranno a sommarsi agli sprechi.

Nel 2021 è stato presentato il Food Waste Index Report, che effettua un’analisi dell’impatto dello spreco alimentare sull’ecosistema e i dati, secondo l’UNEP, sono preoccupanti.

Infatti i sistemi alimentari producono 1/3 delle emissioni su scala globale e si stima che una percentuale tra l’8 e il 10% delle emissioni di gas serra siano dovute proprio al cibo che non viene consumato.

                                                              Spreco alimentare