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Esposizione al sole e alle radiazioni UV

Pubblicato il 27/07/2023
I rischi per la salute e come proteggersi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Istituto Superiore di Sanità italiano e l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro sono concordi sul fatto che il sole fa bene solo con moderazione ed è necessario anteporre condizioni di sicurezza nei confronti delle radiazioni ultraviolette (UV) emesse dal sole per salvaguardare la propria salute.

grafico UV

La condizione di esposizione ideale non è quindi l´assenza di esposizione bensì una “giusta dose”, che varia in funzione dell’età, del sesso e del tipo di pelle.

Come si può vedere nel grafico, anche una esposizione insufficiente può comportare rischi, in particolare per la salute delle ossa, come pure un’esposizione eccessiva aumenta la possibilità di problemi alla pelle e agli occhi, dal momento che la radiazione UV danneggiano il DNA cellulare e provocano mutazioni genetiche e tumori.

Cosa sono i fototipi

Avere la pelle più chiara o più scura ha una sua importanza. In dermatologia le persone si distinguono in 6 fototipi in base alle diverse capacità di adattamento alle radiazioni UV determinate della quantità di melanina presente nella pelle e dalle caratteristiche degli occhi e dei capelli. 

Avere la pelle scura ed essere un fototipo V o VI non vuol dire essere al sicuro dagli effetti dei raggi UV: è necessario comunque proteggersi anche se i rischi sono minori.

In questa tabella sono sintetizzate le caratteristiche dei 6 fototipi.

fototipi pelle

Cosa sono le radiazioni ultraviolette (UV)

Le radiazioni ultraviolette sono onde invisibili emesse dal sole o da particolari apparecchiature come lampade e lettini solari, che possono penetrare e provocare danni alla pelle e agli occhi senza che ce ne rendiamo conto.

Appartengono al sottoinsieme delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti e occupano la regione spettrale da 100 a 400 nanometri (nm) a cui corrispondono energie dei fotoni comprese fra 12,4 e 3,1 (eV) rispettivamente.

L’occhio e la pelle sono i due “bersagli critici” nell’esposizione alla radiazione UV, per cui la valutazione del rischio UV solare deve tener conto dell’esposizione di entrambi.

La quantità di radiazioni che raggiungono la terra può variare in base a diversi fattori tra cui la nuvolosità, la concentrazione di ozono, l’altitudine, la latitudine, la stagione, l’ora del giorno, il tipo di superficie e quanto questa riflette le radiazioni.

Come proteggersi

Spesso si temono gli effetti delle scottature durante l’estate, in particolare tra chi va al mare, ma i rischi sono gli stessi in montagna, anche durante l’inverno a causa del riverbero della neve, o in città per chi rimane al sole a lungo, in particolare per chi lavora all’aperto.

Ecco 10 consigli per ridurre i rischi ed essere protetti dal sole.

  1. Prendi il sole gradualmente 
    Per consentire alla pelle di sviluppare una abbronzatura senza rischi esponiti gradualmente al sole, iniziando con periodi brevi ed evitando le ore centrali, tra le 11 e le 16, soprattutto se hai la pelle molto chiara (fototipo I o II).
  2. Usa la crema, prima e durante l'esposizione
    Applica una crema solare con un elevato indice di protezione (30+ SPF) 30 minuti prima di esporti al sole. Ricorda di rinnovare l’applicazione ogni 2 ore.
  3. Tutto il corpo va protetto
    Metti la crema su tutte le parti del corpo esposte al sole e proteggi in modo particolare naso, labbra, orecchie, collo, scollatura, spalle, cuoio capelluto e capelli con prodotti dedicati.
  4. Cappello e occhiali e sei perfetto
    Proteggiti dai raggi ultravioletti anche con un cappello a tesa larga o con visiera, usando occhiali da sole con lenti omologate e abiti coprenti quando il sole è alto.
  5. Attenzione doppia per i bimbi
    Proteggi la pelle dei bambini dalle scottature ed evita l’esposizione solare diretta dei neonati fino a 6 mesi.
  6. Poco sole in gravidanza
    Limita l’esposizione solare durante la gravidanza ed evita le ore più calde. I cambiamenti ormonali tipici della gestazione comprendono un aumento della melanina che determina una maggiore sensibilità alla luce solare.
  7. Acqua in abbondanza
    Bevi molta acqua e spesso. Presta particolare attenzione alle persone anziane, che hanno una minore sensazione di sete, e ai bambini piccoli che si disidratano più facilmente.
  8. Occhio ai farmaci e prodotti fotosensibilizzanti
    Non stare al sole se stai assumendo farmaci o utilizzando cosmetici contenenti sostanze fotosensibilizzanti che possono avere conseguenze negative sulla tua pelle.
  9. Preferisci il sole alla luce artificiale
    Evita l’uso di lampade o lettini abbronzanti prima delle vacanze e in ogni stagione.
  10. Informati sul livello di radiazioni UV
    Consulta il sito web di Arpae per sapere sempre il livello di radiazioni ultraviolette in Emilia-Romagna e informati sulle misure protettive consigliate.

Scarica l’infografica

Infografica Proteggiti dal sole

Le principali raccomandazioni in materia

Nel 2002 l’OMS  ha pubblicato il Global Solar UV Index, una guida pratica che raccomanda una corretta esposizione alla radiazione UV. L’indice UV  è internazionalmente utilizzato per comunicare il rischio connesso con l’esposizione alla radiazione ultravioletta (UV) solare, che dipende dall’altezza del sole sull’orizzonte e dalla nuvolosità e raggiunge i valori massimi nelle ore centrali del giorno con cielo sereno: è direttamente proporzionale all’irradianza efficace (Watt/m2) della radiazione UV solare rilevata al suolo e conseguentemente al rischio espositivo per occhi e cute del soggetto esposto, in assenza di protezione.

Indice UV

Indicazioni per ridurre i rischi legati all’esposizione a raggi UV per uso cosmetico (UV artificiali) sono state descritte nel 2004 nelle Linee guida dell’ICNIRP (Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) mentre nel 2006 il Ministero della Salute ha recepito la Raccomandazione europea 2006/647/CE con le indicazioni per evitare i rischi per la salute connessi a una non corretta esposizione alle radiazioni UV naturali e artificiali.

Nel 2009 l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro dell’OMS ha classificato nel Gruppo 1 degli agenti certamente cancerogeni per l'uomo, l’esposizione a radiazione ultravioletta naturale e artificiale in tutte le sue componenti UV-A (400 nm – 315 nm), UV-B (315 nm - 280 nm) e UV-C (280 nm – 100 nm).

Dal 2017 la protezione e sicurezza nell’uso di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche dai fattori di rischio presenti negli ambienti di vita aperti confinati e non confinati rientrano tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale tra le azioni di prevenzione e sanità pubblica di protezione collettiva.

Per i lavoratori l’INAIL ha pubblicato nel 2021 le Indicazioni operative per la prevenzione del rischio da Agenti Fisici ai sensi del D.L.81/08, che includono anche la prevenzione del rischio da esposizione a radiazione ultravioletta solare nelle attività lavorative all’aperto.

A livello locale, la promozione della prevenzione sanitaria dai danni delle radiazioni UV, in particolare per giovani e giovanissimi, rientra tra le attività del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025.