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Che cosa sono le cure palliative

Pubblicato il 23/05/2023
La protezione del malato nella sua globalità di persona, nel viaggio della malattia

Le Cure palliative sono le cure attive e globali degli individui di ogni età con importanti sofferenze legate alla salute a causa di patologie serie e, specialmente, di quelli prossimi alla fine della vita.

Le cure palliative:

  • comprendono la prevenzione, l'identificazione precoce, la valutazione completa e la gestione di problemi fisici, inclusi dolore e altri sintomi debilitanti, disagio psicologico, disagio spirituale e bisogni sociali (...);
  • sono proponibili nelle fasi precoci di malattia, contemporaneamente alla chemioterapia e alla radioterapia finalizzate al prolungamento del tempo di vita e includono tutti gli accertamenti necessari a meglio comprendere e gestire i sintomi e le complicazioni cliniche;
  • vengono fornite in combinazione con terapie che modificano la malattia, ogni volta che è necessario;
  • non affrettano né posticipano la morte, affermano la vita e riconoscono la morte come un processo naturale;
  • migliorando la qualità di vita, possono anche influenzare positivamente il corso della malattia;
  • forniscono sostegno alla famiglia e ai caregivers durante la malattia del paziente e nella fase del lutto (...).

«Le Cure Palliative si occupano in maniera attiva e totale di quei pazienti considerati inguaribili (la cui malattia non risponde più a trattamenti specifici) per garantire loro la dignità della vita fino all’ultimo istante e alla loro famiglia il supporto indispensabile durante la malattia e nella fase del lutto.

Un servizio di Cure Palliative deve sapersi modulare offrendo la risposta più adeguata ai bisogni dei diversi nuclei paziente/famiglia nei diversi momenti della loro storia: da qui non solo l’esistenza di livelli assistenziali diversificati (domicilio, degenza, day hospice) consente di scegliere il luogo più adatto alla cura del malato tenendo conto delle esigenze cliniche e del contesto sociale di ogni singolo paziente; ma anche l’offerta di servizi dedicati alle famiglie, anche in seguito alla morte del proprio caro».

Il termine palliativo deriva dal latino “pallium”, il mantello indossato dai primi cristiani e divenuto loro segno di riconoscimento nelle assemblee ecclesiali e nelle opere di aiuto fraterno. Il mantello era indossato nel corso dei  viaggi verso i santuari, per proteggersi dalle intemperie.

Per analogia le cure palliative hanno lo scopo di proteggere il malato nella sua globalità di persona, nel viaggio della malattia.

Il pallium richiama anche il mantello tagliato a metà e donato al viandante da San Martino.

Nel corso dei secoli il termine palliativo ha connotato tutto ciò che oggi definiremmo solidarietà, empatia, cura del corpo, intesa come sollievo da tutti i disturbi che la malattia porta con sé, ma anche degli aspetti psicologici, sociali e spirituali.