Palestre della Memoria

Cosa sono le Palestre della Memoria

Le Palestre della Memoria sono realtà di promozione dell’invecchiamento attivo e prevenzione attiva del decadimento cognitivo che nascono dalla stretta collaborazione tra il mondo del volontariato, l’Azienda USL di Bologna e i comuni del territorio.

Si tratta di palestre speciali, in cui non si allenano i muscoli ma il cervello. In queste realtà gli over 65 possono infatti non solo socializzare, ma anche stimolare la memoria e le funzioni cognitive attraverso esercizi, sfide e attività di vario tipo. Tali attività vengono proposte nel corso di incontri settimanali gratuiti condotti da volontari formati come “allenatori della memoria”.

Il modello, già sperimentato sul territorio dell’Azienda USL di Modena, punta a diffondersi capillarmente anche sul territorio bolognese con la creazione di diverse Palestre della Memoria: la prima è stata attivata presso Villa Serena, a Bologna.

A chi si rivolgono?

Le Palestre della Memoria si rivolgono a tutti i cittadini over65 che non manifestano segni di deterioramento cognitivo, ma che hanno voglia di mettersi alla prova con attività studiate per stimolare e testare le proprie capacità cognitive: memoria, linguaggio, attenzione e orientamento spazio-temporale. 

Le attività proposte

Gli incontri prevedono lo svolgimento di vari esercizi di stimolazione delle funzioni cognitive. In queste occasioni i partecipanti possono mettersi alla prova con esercizi mirati, test, quiz, sfide e attività di gruppo. Per favorire la continuità verranno proposti anche esercizi da eseguire a domicilio.

Gli appuntamenti sono settimanali, della durata di circa due ore e completamente gratuiti.

Come partecipare alle attività

Per quanto riguarda la Palestra della Memoria di Villa Serena, le attività per over65 prenderanno il via nel 2026: per partecipare è necessaria l’iscrizione tramite compilazione di un modulo online, che sarà presto disponibile.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a: palestredellamemoria@ausl.bologna.it

Come diventare volontari "Allenatori della memoria"

Tutti gli interessati, iscritti e non alle associazioni di volontariato, possono diventare volontari "allenatori" e imparare a guidare i partecipanti nello svolgimento degli esercizi.

Per diventare allenatori è necessario partecipare ad un percorso formativo di quattro incontri (uno a settimana, ciascuno della durata di due ore e mezza). Ogni incontro è condotto da uno dei professionisti dell’Azienda USL di Bologna ed è incentrato su un tema differente: dagli stili di vita da attuare per un invecchiamento attivo ad un approfondimento sulle funzioni cognitive (memoria e linguaggio, attenzione, orientamento e abilità prassiche.

I volontari, una volta formati, gestiranno in autonomia le attività, supportate dal materiale fornito e con la supervisione dei professionisti dei Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Azienda USL di Bologna.

Il reclutamento dei volontari che guideranno la Palestra della Memoria di Villa Serena è già attivo.

Gli incontri di formazione dei volontari si svolgeranno presso Villa Serena nelle seguenti date (orario 9:30 - 12:00):

• 17/11/2025
• 24/11/2025
• 1/12/2025
• 9/12/2025

Ci si può candidare liberamente compilando il modulo di adesione.

Quali sono gli obiettivi del progetto?

Al pari della diagnosi precoce, la prevenzione rappresenta uno degli strumenti indispensabili per garantire un invecchiamento sano: stimolazione e socializzazione possono infatti contribuire a limitare o rallentare il decadimento cognitivo contrastando i fattori di rischio che ne favoriscono l’insorgenza (in particolare l’isolamento sociale e la depressione).

Le Palestre della Memoria rispondono dunque a più obiettivi:

• Riduzione dell’incidenza e del tasso di progressione delle demenze, promuovendo stili di vita protettivi e partecipazione sociale.
• Attivazione di un circuito di prevenzione primaria del decadimento cognitivo direttamente sul territorio di appartenenza.
• Contrasto all’isolamento sociale e alla depressione attraverso presa in carico precoce e servizi di prossimità.
• Costruire contesti urbani inclusivi, accessibili e accoglienti; sensibilizzazione della cittadinanza su questo tema, in modo da prevenire lo stigma e favorire la DFC.
• Integrare la rete sanitaria e socio-assistenziale con azioni preventive.