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La rubrica di promozione della salute per "Liberi dentro - Eduradio&Tv"

Pubblicato il 30/09/2020
Anche gli operatori dell'Azienda USL di Bologna sono stati coinvolti nel progetto "Liberi Dentro". Le puntate vanno in onda su Radio Città Fujiko 103.1 FM e si possono guardare in TV su Icaro TV (Canale18). Inoltre, i podcast di tutte le puntate sono online

Come funziona il servizio sanitario all'interno del carcere? Come accedere ai servizi sanitari e essere presi in carico da un medico, da un assistente sociale o dagli operatori per il recupero dalle dipendenze? Quali sono le norme igieniche da applicare in carcere per prevenire il coronavirus?

Questi (e tante altri) sono stati i temi di una rubrica, che tratta di  promozione della salute, a cura degli operatori dell'Unità Assistenza Penitenziaria dell'Azienda USL di Bologna, per gli ascoltatori di "Liberi dentro - Eduradio&Tv", la radio per il carcere e la cittadinanza.

Durante l’emergenza COVID-19,  a causa delle restrizioni imposte dal lockdown, nelle carceri furono interrotte le attività di insegnanti, formatori, assistenti spirituali, volontari. Anche l'attività degli operatori sanitari fu, necessariamente, ridotta.

Era, tuttavia, molto sentita la necessità di non interrompere il servizio culturale, educativo, di assistenza spirituale, nonché il legame interpersonale costruito negli anni tra società esterna e ristretti.

L’idea era quella di rilanciare l’insieme delle  attività attraverso una trasmissione radiofonica per il carcere,  unire le voci per dare voce a un progetto “a distanza”, almeno in via provvisoria, finché non fosse stato possibile ripristinare le varie attività dentro il carcere, che potesse arrivare a quanti più detenuti possibile.

Nel progetto sono stati coinvolti anche gli operatori sanitari dell'Azienda USL di Bologna che lavorano  all'interno della Casa Circondariale di Bologna, per proporre i temi della promozione della salute e della prevenzione. Operatori che, a loro  volta, hanno coinvolto diversi professionisti dell'Azienda, in qualità di esperti.

«È un’esperienza molto positiva», racconta Agnese Drusiani, educatrice dell’Unità Assistenza Penitenziaria dell’Azienda USL di Bologna, «la possibilità di utilizzare un mezzo come la radio, per raggiungere le persone recluse, anche con contenuti di salute, rappresenta un' occasione importante per riuscire a comunicare con i nostri utenti. Sia in questo periodo di restrizioni, che in un ambiente chiuso sono ancora più vincolanti, sia potenzialmente in futuro, come sostegno all'attività di promozione della salute effettuata a contatto diretto, considerati gli importanti bisogni di "Health Literacy" della nostra utenza».

Per chi volesse ascoltare o riascoltare tutte le puntate di "Liberi dentro - Eduradio" tutti i podcast sono online.