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Chikungunya

Pubblicato il 31/05/2019
Sintesi

È una malattia tipica delle zone tropicali che si trasmette all'uomo attraverso la puntura delle zanzare del genere Aedes tra cui la zanzara tigre. In Italia ci sono stati focolai autoctoni nel 2017 e può essere importata da viaggiatori di ritorno da zone tropicali.

La Chikungunya è causata da un virus appartenente al genere degli alphavirus che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes (Aedes albopictus e Aedes aegypti).

 

Sintomi

La malattia si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza: febbre alta, cefalea, stanchezza e soprattutto importanti dolori articolari. In alcuni casi, si possono avere anche manifestazioni cutanee, a volte pruriginose.

La febbre solitamente non dura più di una settimana, mentre i dolori articolari possono persistere per settimane o anche mesi.

Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (anche se non così gravi come nella Dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la Chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani che presentano già altre patologie di base.

 

Dove è presente

La malattia è endemica in diverse zone tropicali dell’Africa, dell’Asia e del subcontinente indiano, ma negli ultimi decenni zanzare vettori di Chikungunya si sono diffuse in Europa e nelle Americhe.

Diffusione Chikungunya

 Diffusione del virus Chikungunya, CDC 2020.

 

In Italia

Nell’estate 2007 la malattia è stata notificata in Emilia-Romagna, in particolare nella provincia di Ravenna, facendo registrare complessivamente 217 casi.

Nel 2017 ci sono stati focolai autoctoni in Lazio e Calabria che hanno riguardato rispettivamente 192 e 74 casi confermati. 

Nel 2018 abbiamo 5 casi in Italia, mentre nel 2019 il sistema di sorveglianza ha segnalato 18 casi confermati di Chikungunya, tutti episodi legati a viaggi all'estero con un'età mediana di 46 anni (61% di sesso maschile, 94% residenti in Italia).

Nel 2020 sono stati segnalati gli ultimi 3 casi confermati (tutti associati a viaggi all'estero, con un'età mediana di 50 anni, 67% di sesso maschile e nessun decesso).

 

Nel territorio dell'Azienda USL di Bologna, nel periodo compreso tra 2008 e 2021, sono stati notificati 10 casi, tutti importati.