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Pavarin RM, Disagio sociale e marginalità a Bologna, Carocci, 2007.

Pubblicato il 01/12/2010

Il libro analizza la rete dei servizi pubblici e privati rivolti alle persone con problemi gravi di marginalità, disagio sociale e povertà operanti nella città di Bologna e descrive le caratteristiche degli utenti. Una quota rilevante di poveri e soggetti bisognosi di assistenza utilizza reti familiari o amicali e si rivolge a strutture solidali religiose o di tipo associativo: situazioni particolari come la perdita temporanea del lavoro, un divorzio, l’affitto elevato di un’abitazione possono diventare l’inizio di una percorso di “discesa” da cui è poi molto difficile risalire. Il mondo della povertà estrema si va sempre più complessificando: in parte in seguito a fenomeni di esclusione o auto-esclusione (barboni classici, punk bestia, professionisti dell’assistenza), in parte per problematiche contingenti (stranieri, senza fissa dimora, disoccupati), in parte per la rilevante presenza di soggetti per i quali il sistema di cure non è riuscito a definire percorsi efficaci di reinserimento sociale (tossicodipendenti, malati di mente e alcolisti).