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La direttiva Sup (Single Use Plastic) vieta la plastica monouso, ma prima del termine di recepimento subirà alcune modifiche?

Pubblicato il 16/06/2021 - Redattore Spiniello Francesca
Sintesi

L’Europa sta valutando l’utilizzo di prodotti misti con una bassa percentuale di plastica

La direttiva Sup del Parlamento europeo stabilisce che entro il 2021 dovranno essere vietate le posate di plastica monouso, i piatti e le cannucce di plastica, i cotton fioc, i cucchiaini da caffè, le aste dei palloncini, le plastiche ossi-degradabili e i contenitori per alimenti in polistirolo espanso. La normativa prevede poi che entro il 2025 le bottiglie di plastica debbano contenere almeno il 25% di contenuto riciclato, per passare al 30% entro il 2030. Inoltre, entro il 2029 gli Stati membri dovranno raccogliere attraverso la raccolta differenziata il 90% delle bottiglie di plastica.

La legge di delegazione europea approvata dal Senato recepisce nell’ordinamento italiano la direttiva, ma apre agli articoli monouso in plastica biodegradabile e compostabile che secondo la direttiva non possono essere comunque immessi sul mercato. Dal 3 luglio 2021 infatti, per i prodotti monoso si possono usare soltanto polimeri non modificati, ossia quelli naturali come la cellulosa. L'Italia preme sull'utilizzo di bioplastiche in quanto detiene il 60% del mercato europeo del monouso.

Ad ogni modo, per i prodotti misti, la Commissione europea sta valutando un criterio di calcolo basato sul peso della plastica che contengono. Si sta valutando nello specifico se potranno essere utilizzati i prodotti che contengono una bassissima percentuale di plastica.