Il parto in acqua
Il Parto in acqua rappresenta un’ esperienza unica che contribuisce a rendere ancora più speciale il primo incontro tra il bambino e la coppia.
L’acqua e il suo calore hanno da sempre rappresentato un metodo antalgico nella vita della donna e sin dal concepimento ogni essere umano è stato accolto e si è sviluppato in quello che è un liquido caldo, ovvero il liquido amniotico.
L’acqua rappresenta un metodo antidolorifico tutto naturale per affrontare le contrazioni del parto senza minare o condizionare la sua fisiologia.
I vantaggi del parto in acqua
Il parto in acqua rappresenta un nuovo approccio assistenziale, di tipo olistico, in grado di garantire numerosi benefici quali:
- minore sensibilità al dolore delle contrazioni: il clima caldo - umido riduce il tono catecolinergico e aumenta la produzione di endorfine, riducendo la percezione del dolore
- promozione del rilassamento muscolare generale, in particolare della zona perineale e dei muscoli pelvici, con possibile riduzione dei tempi del periodo dilatante e delle lacerazioni vagino - perineali, in particolar modo di III e IV grado
- l’immersione in acqua riduce la resistenza della gravità e sostiene il peso della donna consentendole di ridurre la fatica muscolare; inoltre aumenta la libertà di movimento poiché il corpo è adeguatamente sostenuto
- la spinta idrostatica e la diminuita compressione cavale migliorano la circolazione feto-placentare e facilitano la respirazione materna
- ridotta necessità di analgesia farmacologica
- favorisce l’intimità fisica necessaria all’apertura fisico-emozionale, infondendo un senso di rilassamento per tutta la durata del travaglio
- maggiore soddisfazione materna ed esperienza positiva del parto
- il breve passaggio attraverso l’acqua rende meno traumatico il primo impatto del bambino con la gravità, l’atmosfera, la luce e i rumori.
Da sapere
Le donne possono accedere al parto in acqua se rispecchiano i criteri d’inclusione previsti dall’istruzione operativa dell’unità assistenziale.
L’immersione in acqua consente di monitorare il benessere materno fetale durante tutto il travaglio e parto.
Mentre si trova immerso nella vasca, il bambino non respira ancora, quindi non corre il rischio di inalare o ingerire acqua. La respirazione spontanea si avvia solo al primo contatto dei recettori facciali, posti intorno al naso e alla bocca, con l’aria. Nel frattempo, l’apporto di
ossigeno gli viene garantito attraverso il cordone ombelicale, al quale rimane ancora collegato.
Il Punto Nascita di Bentivoglio è l’unico presidio, in provincia di Bologna, ad offrire la possibilità alle future mamme di usufruire dell’assistenza al travaglio e parto in acqua.
Maggiori informazioni
Per ulteriori informazioni contattare: 051 6644253 ● ostetricia.bentivoglio@ausl.bologna.it