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Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA - Edizione 2020

Pubblicato il 15/01/2021 - Redattore Spiniello Francesca
Sintesi

Tra il 2015 e il 2019 è cresciuto quasi del 2% il volume complessivo dei rifiuti prodotti e il 44,6% del totale dei rifiuti urbani raccolti è rappresentato da imballaggi di plastica

Pubblicato il nuovo rapporto dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale con i dati aggiornati all’anno 2019 sulla produzione, la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti urbani.

Dall'analisi dei dati si nota che tra il 2015 e il 2019 il volume complessivo di rifiuti prodotti è cresciuto quasi del 2%, fino a un peso di oltre 30 milioni di tonnellate. Sul totale dei rifiuti prodotti, spicca il ruolo degli imballaggi di carta, di vetro ma soprattutto di plastica il cui volume è aumentato nello stesso periodo dell'11,3% e ormai rappresentano il 44,6% del totale dei rifiuti urbani raccolti.

Nel 2019 è aumentata ancora la raccolta differenziata su tutto il territorio nazionale: il Sud del paese supera per la prima volta il 50% di raccolta differenziata e i maggiori successi sono quelli di Molise e Sicilia, seguite da Sardegna, Puglia e dall’Abruzzo. A superare la soglia prefissata dall'Europa del 65% però sono soltanto otto regioni: Veneto (74,7%), Sardegna (73,3%), Trentino Alto Adige (73,1%), Lombardia (72%), Emilia Romagna (70,6%), Marche (70,3%), Friuli Venezia Giulia (67,2%) e Umbria (66,1%). Come negli anni precedenti, i livelli più elevati di raccolta differenziata si sono verificati nella provincia di Treviso, che nel 2019 si attesta all’87,7%. I livelli più bassi di raccolta differenziata si osservano a Palermo (29%, nel 2018 19,9%).

Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, la raccolta differenziata rimane ad alti livelli, così come però la produzione dei rifiuti; sono, infatti, emiliano-romagnole anche le tre province meno virtuose in materia di produzione di rifiuti: vince Reggio Emilia (con 774 chili per abitante per anno) seguita da Rimini (755) e Ravenna (752). Al Sud invece, troviamo le province con i più bassi valori di produzione pro capite: Potenza con 322 chili, Enna con 329 e Avellino con 355.

L'organico si conferma la frazione più raccolta in Italia, mentre la plastica rappresenta l’8,3% della raccolta ma fa registrare una crescita del 12,2%, con un quantitativo complessivo pari a oltre 1,5 milioni di tonnellate. Il 94% dei rifiuti plastici raccolti in modo differenziato è costituito da imballaggi. L'obiettivo comune deve essere quello di ridurre i rifiuti di plastica a monte oltre a differenziare.