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Arte e abitare: a Marzabotto inaugurazione della Mostra degli Artisti Irregolari Bolognesi

Pubblicato il 04/02/2019 - Redattore Mazzini Cristina
Nell'ambito dei percorsi di cura integrati nel Distretto dell’Appennino Bolognese tra il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche e i Piani di Zona dell’Unione dei Comuni, prende avvio con l'iniziativa promossa dai Servizi della Salute Mentale del Distretto dell'Appennino bolognese un programma di promozione della Casa della Salute e dei suoi servizi.
Sintesi

L'inaugurazione si terrà Lunedì 11 febbraio 2019 alle ore 15.00, presso la Casa della Cultura e della Memoria di Marzabotto. Per maggiori informazioni visualizzare la locandina sottoriportata.

L’esperienza di integrazione nella Comunità nel Distretto dell’Appennino Bolognese ha portato alla realizzazione di percorsi di cura condivisi con l’assegnazione da parte dei piani di Zona di un appartamento destinato ad utenti del CSM .

L’evento si propone di raccontare come politiche diverse sull’abitare e la valorizzazione delle risorse individuali che ha portato alla nascita del Collettivo degli Artisti Irregolari , possano essere una risposta ai bisogni di salute che il DSM-DP, il Distretto e la Comunità condividono.

Questa condivisione può portare al superamento dell’integrazione socio-sanitari verso un impegno e una responsabilizzazione della comunità. La realizzazione quindi,di un welfare “dinamico, inclusivo e delle responsabilità”, lungo tre direttive principali:

- Lotta alla esclusione, alle fragilità ed alle povertà;

- Rafforzamento del distretto come sede delle progettazioni, realizzazioni e risoluzione delle contraddizioni locali,

- Innovazione tecnica ed organizzativa per la realizzazione locale di interventi realmente integrati e prossimi alla popolazione di riferimento.

Tutte e tre investono in modo rilevante i temi della salute mentale e delle dipendenze patologiche e richiedono un salto di qualità nelle interazioni a livello locale tra Enti Locali, Aziende Sanitarie e Terzo Settore.

L’evento vuole testimoniare come la comunità dei professionisti della sanità sappia relazionarsi ad una comunità di persone vulnerabili per lavorare insieme ad un guadagno di salute di cui beneficia anche l'intera comunità. Quando quest'ultima dimostra di saper stare a contatto con i bisogni della popolazione più debole e vulnerabile, è allora che si concretizza la possibilità anche per queste persone di realizzare una vita degna, di valore.

La Casa della Salute é prima di tutto una Comunità che difende il bene "salute" e ne fa un oggetto della propria identità sociale.