Che relazione c’è tra smog e tumori?
L’inquinamento atmosferico è responsabile, in Italia, di circa 30 mila decessi ogni anno, solo per il particolato fine (PM 2.5), pari al 7% di tutte le morti (esclusi gli incidenti).
In termini di mesi di vita persi, questo significa che l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun italiano di 10 mesi. Il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite all’anno.
Sebbene la relazione tra smog e aumento dei casi di cancro è stata dibattuta a lungo perché difficile da dimostrare, la relazione tra inquinamento e infiammazione dei polmoni è ben nota e può, in parte, spiegare come lo smog possa favorire la comparsa del cancro.
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2013, ha classificato l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i cancerogeni umani di tipo 1, ovvero quelle sostanze per le quali sono state dimostrate evidenze sufficienti per ritenerle responsabili dell’insorgenza di tumori.
Il Ministero della Salute suggerisce alcuni comportamenti per limitare il fenomeno e le sue conseguenze, tra cui:
Usa i mezzi pubblici: evita di andare in auto se puoi
Se proprio devi usare l’auto, non viaggiare da solo e rallenta di almeno 10 km/h rispetto ai limiti di velocità quando possibile
Non parcheggiare in doppia fila: creare un ingorgo aumenta anche la tua esposizione all’aria inquinata
Evita di lasciare acceso il riscaldamento, in casa e al lavoro, quando non è necessario
Abbassa il riscaldamento di 1-2 gradi e, se fa freddo, metti un maglione in più
Limita l’uso della legna per il riscaldamento
Nelle ore e nelle aree di maggior traffico, limita le attività sportive all’aria aperta e tieni al riparo in casa bambini, anziani e chi è affetto da patologie respiratorie.