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Cannabis use and other illicit drug use: testing the cannabis gateway hypothesis

Pubblicato il 22/11/2010
Fergusson DM, Boden JM, Horwood LJ, in Addiction, 2006 Apr;101(4):556-69

Fergusson presenta in questo articolo i risultati del follow-up di una corte dopo 25 anni di osservazione. All’età di 25 anni il 42% aveva usato altre sostanze illecite oltre alla Cannabis, tra questi l’82% aveva usato allucinogeni (Ecstasy,LSD), il 62% Stimolanti (incluse Methanfetamine) o Barbiturici o altri Psicofarmaci, il 39% Funghi allucinogeni, l’11% Solventi, il 20% Cocaina, il 9% Oppiacei (Morfine, Eroina). La maggioranza aveva usato Cannabis prima di queste sostanze, il 98% nello stesso anno o prima, l’86% almeno un anno prima. L’incremento dell’uso di Cannabis è associato all’uso delle altre droghe, ma l’associazione, pur rimanendo consistente, è più elevata a 15 anni di età e poi diminuisce: sembra vi sia un processo di sviluppo in base al quale il consumo di Cannabis favorisce la suscettibilità individuale all’uso di altre sostanze che si riduce poi con l’età. Questo potrebbe essere dovuto al raggiungimento di una sorta di maturità sociale, nella quale si raggiunge la consapevolezza degli effetti negativi della Cannabis e delle altre droghe, oppure potrebbe riflettere una sorta di maturità biologica nella quale il cervello degli adolescenti non è del tutto “completato” ed è più sensibile agli affetti della sostanza; oppure potrebbe significare che chi usa le sostanze illecite tende ad utilizzare in età giovanile la Cannabis. In questo caso l’età di primo uso della Cannabis potrebbe essere un determinante dell’uso di altre droghe. Fergusson arriva alla conclusione che il consumo di Cannabis gioca un ruolo causale nello sviluppo di altre forme d’uso di sostanze illecite e, per rafforzare il ruolo dei “criteri causali” esposti in precedenza, individua tre possibili spiegazioni:

1) Fattori biochimici: l’incremento dell’uso di Cannabis può determinare dei cambiamenti a livello cerebrale che aumentano la reattività individuale alle altre sostanze. In questo caso la Cannabis agisce come una droga di passaggio modificando la sensibilità individuale alle droghe a livello cerebrale.

2) Apprendimento individuale: il rapporto tra l’uso di Cannabis e quello di altre sostanze è il risultato di un processo individuale di apprendimento nel quale il consumatore, mediante le sensazioni che sperimenta con la Cannabis, impara che le droghe hanno molti effetti piacevoli e pochi nocivi. Queste esperienze pongono le basi per future sperimentazioni di altre sostanze.

3) Associazione differenziale: l’uso di Cannabis e di altre sostanze prendono piede in specifici contesti sociali dove sono disponibili ed in cui sono presenti dei consumatori. In particolare l’illiceità stessa della sostanza determina un unico mercato. Sotto questa ipotesi l’uso di Cannabis favorisce l’ingresso nella cultura e nel mercato illecito delle droghe. Vi potrebbe inoltre essere una relazione reciproca nella quale l’uso di Cannabis favorisce l’accesso alle culture giovanili ed a quelle della droga, o che culture giovanili e delle droghe incoraggiano sia l’uso di Cannabis che di altre sostanze illecite.