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Buona pratica clinica e ricerca scientifica nell’urgenza-emergenza

Pubblicato il 18/10/2011
Congresso Nazionale Interdisciplinare AcEMC
Convegno
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"Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte

KARL POPPER

Lo scopo del Congresso AcEMC è quello di condividere con i partecipanti alcuni argomenti, la cui discussione interdisciplinare dovrebbe portare a delle conclusioni utili alla buona pratica clinica. Vuole inoltre proporre alcuni temi di ricerca al fine di contribuire a far luce su alcuni aspetti della attività clinico.assistenziale dei medici d’urgenza e degli infermieri.

L’attività congressuale si articolerà in sei momenti di confronto, interconnessi: 

1) incontri multidisciplinari di consenso;

2) stato dell’arte e clinical policies;

3) innovazione tecnologica in  medicina d’emergenza urgenza; 

4) incontri con l’esperto;

5) comunicazioni orali e poster. 

 

Il congresso si concluderà con un meeting satellite sullo stress lavoro‐correlato.

 

1) Gli “incontri multidisciplinari di consenso” hanno lo scopo di fornire indicazioni operative su aspetti controversi di gestione clinico–laboratoristica. Ogni sessione si concluderà con un documento elaborato da un gruppo di lavoro multidisciplinare e basato, metodologicamente, sulla revisione sistematica della letteratura o, dove ciò non sia possibile, sull’opinione condivisa degli esperti

2) Nelle sessioni "stato dell’arte e clinical policy" verranno presentate tre linee guida evidenziando i punti chiave e, soprattutto, quelli controversi: tali punti saranno sottoposti al vaglio di esperti a alla discussione dei partecipanti. Le tre linee guida sono: embolia polmonare, fibrillazione atriale e sincope 

Queste prime due sessioni forniranno lo spunto per l’avvio di progetti di ricerca multicentrici ai quali potrà essere data l’adesione preliminare già in sede congressuale.

3) La seduta su “innovazione tecnologica nell’ambito della medicina d’emergenza‐urgenza” vedrà la presentazione di cinque workshop, vale a dire discussione su un tema da parte di esperti. In particolare si dibatterà sull’utilizzo di tecnologia per la gestione non invasiva del paziente critico e su tecnologie innovative nel campo della diagnostica

4) Gli “incontri con l’esperto” consentiranno all’uditorio di presentare quesiti e di confrontarsi con professionisti competenti su temi specifici

5) Le sessioni “comunicazione e poster” hanno lo scopo di evidenziare lo stato del mondo reale della medicina d’urgenza attraverso i lavori presentati dai medici e dagli infermieri.

Verranno premiate le tre prime comunicazioni e i primi tre poster, giudicati da un’apposita commissione i cui membri saranno scelti tra i partecipanti al congresso.

 

6) Il meeting satellite sullo “stress lavoro‐correlato” si svolgerà al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” con particolare riferimento alla normativa vigente e alle dimensioni psicosociali ed ergonomiche delle attività connesse all’urgenza. In quella sede saranno presentati i risultati di due questionari somministrati a medici e infermieri (separatamente) di Pronto Soccorso con l’intento di esplorare le possibili forme di disagio e malessere psicologico derivante dall'attività professionale, e, in particolare, di rilevare anche le possibili attribuzioni di cause allo stesso oltre che verificare quali strategie di adattamento o fronteggiamento sono più frequentemente utilizzate.

Ivo Casagranda, Presidente AcEMC,

Nicolò Gentiloni Silveri, Presidente eletto