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Una mostra fotografica per raccontare Allattami - la Banca del Latte Umano Donato di Bologna

Pubblicato il 05/03/2024 - Redattore Ilaria Maria Di Battista
Dall’8 al 22 marzo tornano i ritratti dei protagonisti del progetto unico in Europa, nato dalla collaborazione tra l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e Granarolo per donare latte umano a neonati prematuri ed esteso anche alla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Maggiore. I due ospedali uniti anche in un convegno, riservato al personale sanitario, dedicato al latte materno
Verrà inaugurata venerdì 8 marzo alle ore 13, presso il Quadriportico Ex Presidio Roncati (via Sant’Isaia 90 a Bologna), la mostra fotografica “Allattami - Di Mamma ce n’è una sola. Ma a volte ne servono di più – 10 anni della Banca del Latte Umano Donato di Bologna”, dedicata al progetto senza scopo di lucro promosso dall’IRCCS - Policlinico di Sant’Orsola di Bologna in collaborazione con Granarolo, con la partecipazione del Cucciolo, l’associazione di Bologna dei genitori dei bambini nati pretermine, esempio virtuoso e unico in Europa di collaborazione fra un’istituzione sanitaria e un’azienda privata (allattami.org). Realizzate in occasione del decennale, le foto di Paolo Righi raccontano la storia e il percorso di questa filiera del bene comune attraverso i volti di alcune bambine e bambini che hanno beneficiato del prezioso latte materno, affiancati dalle persone che fanno vivere ogni giorno la galassia virtuosa di Allattami.

La mostra, a ingresso libero, proseguirà poi fino al 22 marzo con i seguenti orari:
da lunedì a venerdì ore 8 - 19
sabato ore 8 - 13

La scienza è concorde nel dichiarare che il latte umano aumenti la possibilità di sopravvivenza dei neonati prematuri aiutandone l’accrescimento e lo sviluppo: fornisce le preziose sostanze nutritive nella forma più assimilabile, rafforza il sistema immunitario e favorisce lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Non sempre però le madri di questi neonati, spesso sottoposte a grandi stress fisici e psicologici, hanno latte a sufficienza. Per rispondere a questo bisogno della comunità, nel 2012 è nata la Banca del Latte Umano Donato di Bologna, avviata con l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Il latte delle mamme bolognesi oggi però raggiunge anche le Terapie Intensive Neonatali dell’Ospedale Maggiore di Bologna, del Policlinico di Ferrara e dell’Ospedale di Parma.

ALLATTAMI IN NUMERI
Dall’inizio del progetto sono stati raccolti 40.030 biberon, equivalenti a 4.804 litri di latte materno (considerando 120ml/biberon), e sono state coinvolte 351 mamme donatrici, sensibilizzate grazie al personale sanitario dell’Azienda USL di Bologna e del Policlinico di Sant’Orsola. In particolare, ad oggi sono 38.461 i biberon utilizzati dalle strutture sanitarie emiliane: 14.295 in Terapia Intensiva Neonatale e 12.828 in Neonatologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, 7.788 l’Ospedale Maggiore di Bologna, 1.115 il Policlinico di Ferrara, 2.435 l’Ospedale di Parma (dati aggiornati al 01/03/2024).

IL PERCORSO DI ALLATTAMI
Allattami seleziona le mamme donatrici, ritira il loro latte direttamente a casa, senza nessuna spesa per loro e nessuna scomodità, lo pastorizza e conserva in condizioni di massima sicurezza e lo fornisce agli ospedali. I medici dell’UOC di Neonatologia e TIN insieme all’Associazione Cucciolo provvedono alla procedura di arruolamento delle mamme donatrici, in base ai criteri stabiliti con l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, fornendo loro tutte le informazioni e gli strumenti utili per l’estrazione e la conservazione del latte. Un tecnico specializzato Granarolo passa a ritirare il latte donato direttamente a casa delle donatrici una o due volte alla settimana. Il latte viene portato nella struttura che ospita la Banca del Latte Umano Donato, che sorge in prossimità della sede Granarolo di Bologna, in un’area indipendente dallo stabilimento. Qui i biberon vengono sigillati e pastorizzati per renderli massimamente sicuri per i neonati che lo riceveranno, e successivamente stoccati in appositi refrigeratori. Ogni passaggio dei biberon viene tracciato: da quando vengono consegnati, vuoti e sterili, nelle case delle donatrici, fino a quando arrivano alle Terapie Intensive Neonatali degli ospedali che ne hanno fatto richiesta.
Quando il latte raggiunge un piccolo degente ricoverato in una delle terapie intensive neonatali riceventi, la mamma donatrice riceve un sms: un piccolo dettaglio ma dalla grande forza simbolica.

IL CORSO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE SANITARIO
Il momento inaugurale della mostra sarà preceduto da un convegno dal titolo “Il latte materno e il latte donato per il futuro dei nostri bambini”: un momento formativo dedicato a ostetriche, infermieri, ginecologi, neonatologi, pediatri, psicologi, assistenti sanitarie, fisioterapiste e logopediste, fortemente voluto dai professionisti dell’Azienda USL di Bologna e dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola per condividere gli importanti traguardi raggiunti per la cura e l’assistenza dei bimbi nati pretermine.
Un’occasione di incontro e di dialogo tra diversi operatori sanitari in cui saranno ricordate le più recenti evidenze scientifiche sui benefici dell’allattamento materno, nonché sull’importanza della Banca del Latte Umano Donato. Si ripercorrerà, dunque, la storia del progetto “Allattami”, ovvero della nascita della BLUD bolognese che ha sede presso la Granarolo, frutto di una lunga e importante filiera di solidarietà che ha inizio con la sensibilizzazione delle neomamme, svolta dal personale sanitario, fino ad arrivare al coinvolgimento di Enti di Terzo settore (l’Associazione Cucciolo e Auser) che garantiscono il ritiro dei biberon al domicilio delle mamme donatrici ed il loro trasporto presso la Centrale del Latte, da dove i biberon ripartiranno per raggiungere i piccoli prematuri nelle Terapie intensive di Bologna e provincia.
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Unità Operativa Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola
L'Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, diretta dal prof. Luigi Tommaso Corvaglia, è una struttura complessa a Direzione Universitaria afferente al Dipartimento Attività Integrata Ospedale della Donna e del Bambino. È riconosciuta a livello regionale come centro di III° livello per l'assistenza al neonato gravemente pretermine o affetto da patologia complessa e rappresenta uno dei centri di eccellenza dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. Svolge la propria attività, in maniera integrata e sinergica con le unità operative di Ostetricia, di Chirurgia Pediatrica, di Cardiologia pediatrica, di Neurochirurgia Pediatrica e con tutte le branche specialistiche della Pediatrica. Per questo motivo rappresenta il Centro Regionale che accoglie, anche da altre province e da altre Regioni, i neonati affetti da patologia complessa che necessitino di approccio specialistico e multidisciplinare.

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Unità Operativa di Neonatologia della Azienda USL di Bologna
L’Unità Operativa Complessa (UOC) di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale opera sui due Ospedali, sede di punto nascita dell’Azienda USL di Bologna: la Maternità dell’Ospedale Maggiore di Bologna e la Maternità dell’Ospedale di Bentivoglio. È la struttura dedicata all’assistenza del neonato al momento del parto e durante la degenza nel reparto di Ostetricia, nonché alla diagnosi e cura delle patologie dei neonati ricoverati nel reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. Opera in sinergia e integrazione con le Unità operative di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria, nell’ambito del Dipartimento Materno Infantile dell’AUSL di Bologna e contribuisce alla definizione e all’implementazione dei percorsi metropolitani e regionali attraverso una rete di collaborazione e interazione tra tutte le strutture metropolitane e regionali operanti in ambito neonatale e pediatrico. L’Unità Operativa Complessa è parte integrante della Rete Formativa della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Bologna.

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Gruppo Granarolo
Il Gruppo Granarolo comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.A. - che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 14 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 nel Regno Unito, 1 in Germania e 1 negli Stati Uniti.
Il Gruppo Granarolo rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti oltre 500 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con ca. 100 mezzi, 580 automezzi per la distribuzione, che movimentano oltre 900 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.
Molte sono le iniziative che Granarolo promuove verso comunità vicine e lontane. Un dettaglio di questo impegno è documentato all’interno del Bilancio di Sostenibilità che annualmente viene redatto.
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Associazione Cucciolo
L’Associazione sostiene da oltre 28 anni i reparti di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. La mission è focalizzata sull’assistenza al prematuro critico e alla sua famiglia. Vengono condivise con i genitori informazioni e buone prassi per creare più consapevolezza sulla prematurità neonatale e vengono sostenuti progetti di formazione e aggiornamento tecnico-professionale del personale sanitario. 
Cucciolo è il punto di riferimento per le famiglie che vivono l’esperienza di una nascita pretermine. Fornisce supporto materiale e psicologico ai genitori, creando una relazione basata su rispetto, ascolto ed empatia. Supporta l’innovazione tecnologica necessaria per migliorare l’assistenza e la cura dei neonati, impegnandosi nell’acquisto di apparecchiature tecnologicamente avanzate e all’avanguardia che vengono segnalate dal Direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, il Prof. Luigi Tommaso Corvaglia, e dal suo team.