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Santina, 101 anni, torna a camminare grazie all’eccellenza ortopedica di Porretta Terme

Pubblicato il 24/09/2025 - Redattore MIgnacca Valentina
Dopo una frattura al femore a 101 anni, Santina è tornata a camminare appena due giorni dopo l’operazione. L’intervento è stato eseguito dall’équipe della Chirurgia Ortopedica diretta da Giovan Battista Scimeca.

Santina è una signora di 101 anni, ricoverata per una frattura di femore all’Ospedale di Porretta, che dopo soli due giorni dall’intervento chirurgico era già in piedi. È il risultato di una sinergia fatta di professionalità, organizzazione, tecniche moderne, orientamento al paziente e tempi rapidi. Questa vicenda entra nel racconto più ampio di un reparto che ormai è diventato punto di riferimento non solo per l’Alto Reno, ma anche per persone che vengono da Bologna per essere operate qui.

La Chirurgia Ortopedica dell’Appennino e l’ortopedia dell’Ospedale Costa di Porretta Terme è diretta da Giovan Battista Scimeca che ha lavorato molti anni presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove ha operato centinaia o migliaia di casi, acquisendo esperienza su traumi gravi, chirurgia protesica e gestione delle fratture più complesse. Questo consente alla Ortopedia a Porretta, non solo di fare interventi standard, ma di sviluppare performance che in molti casi superano la media regionale:

  • circa 600 interventi/anno
  • 100 protesi/anno, suddivise in 45 per l’anca, 45 per il ginocchio e 10 per la spalla.
  • circa 20 interventi di chirurgia vertebrale/anno.
  • per quanto riguarda le fratture del femore, nel 2025 è garantito che l’80% dei casi in pazienti oltre i 65 anni venga operato entro 48 ore
  • in totale, gli interventi per fratture sono circa 250/anno.

Questi numeri collocano Porretta come una struttura con ampia casistica, non limitata a piccoli interventi, ma capace di affrontare casi complessi, con tempi di intervento che sono spesso più rapidi della media regionale: in particolare, intervenire entro 48 ore sulle fratture del femore è un benchmark che molte singole ortopedie faticano a rispettare, ma che qui è largamente raggiunto.

La storia della signora centenaria è emblematica non perché un caso isolato, ma perché riflette una struttura che non lascia “i tempi” come variabile incontrastata, ma come elemento su cui costruire la qualità dell’assistenza.