Innovazione e ricerca per ridurre la disabilità nell’ictus ischemico: il contributo dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche nello studio DISTAL
Un ulteriore passo avanti nella ricerca sull’ictus ischemico: all’International Stroke Conference 2025 di Los Angeles sono stati presentati i risultati dello studio internazionale DISTAL (EnDovascular therapy plus best medical treatment (BMT) versus BMT alone for MedIum VeSsel Occlusion sTroke - a prAgmatic, international, multicentre, randomized triaL), un’importante indagine scientifica no profit (non sponsorizzata) che ha visto l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna capofila per l’Italia nella valutazione dell’efficacia della trombectomia meccanica nelle occlusioni dei vasi medio-distali. I dati, pubblicati sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine, offrono nuove prospettive per il trattamento dell’ictus ischemico e pongono le basi per futuri sviluppi terapeutici.
Lo studio DISTAL, coordinato dal Prof. Urs Fischer e dal Dott. Marios Psychogios dell’Università di Basilea, ha coinvolto 543 pazienti in 55 ospedali di 11 nazioni, tra cui appunto l’Italia. L’obiettivo era determinare se la trombectomia meccanica potesse migliorare gli esiti clinici nei pazienti con ictus da occlusione di vasi medio-distali, rispetto alla sola terapia medica.
I risultati non hanno dimostrato un chiaro vantaggio della trombectomia per le occlusioni più distali, ma hanno evidenziato un miglioramento dell’autonomia a 90 giorni nel 56,5% dei pazienti trattati con il metodo endovascolare rispetto al 54,7% di coloro che hanno ricevuto esclusivamente terapia medica. Questo dato sottolinea la necessità di esplorare nuove strategie terapeutiche per ridurre la disabilità a lungo termine, che colpisce ancora oltre il 45% dei pazienti colpiti da ictus ischemico in queste aree del cervello.
I benefici per i pazienti derivanti dallo studio DISTAL includono anche una migliore comprensione delle terapie più efficaci per l’ictus ischemico, l’apertura a nuove prospettive terapeutiche, un contributo significativo alla riduzione della disabilità e un accesso più ampio a cure avanzate grazie al coinvolgimento di centri di eccellenza come l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche. L’analisi dettagliata dei risultati consentirà di sviluppare strategie sempre più mirate per migliorare gli esiti clinici.
L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche ha dato un contributo fondamentale allo studio DISTAL grazie al coordinamento dei centri italiani coinvolti, tra cui, oltre l’Istituto di bologna, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, l’Ospedale Cardarelli di Napoli e l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. A capo del progetto il Dott. Andrea Zini, Direttore della UOC Neurologia Rete Stroke Metropolitana presso l’Ospedale Maggiore di Bologna (IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche).
Le procedure endovascolari sono state sono state dirette e coordinate dal Dott. Luigi Simonetti, Direttore della UO di Neuroradiologia Ospedale Maggiore (IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche). Il team di neuroradiologi interventisti ha svolto un ruolo chiave nell’applicazione delle tecniche di trombectomia, contribuendo in modo significativo alla raccolta di dati e alla validazione dei risultati.
L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche è un punto di riferimento nella lotta all’ictus: solo presso l’Ospedale Maggiore di Bologna ogni anno vengono ricoverati circa 700 pazienti con ictus nella Stroke Unit, con circa 300 trattamenti di trombolisi e 250 procedure di trombectomia meccanica. L’istituto è tra i centri leader in Italia per il trattamento dell’ictus ischemico e partecipa attivamente a collaborazioni scientifiche di rilievo internazionale.
“Siamo orgogliosi della partecipazione a questo studio internazionale e di aver coordinato lo studio DISTAL a livello italiano, anche per l’importanza di fare studi non sponsorizzati ma che nascono spontaneamente nella comunità scientifica e accademica, come il nostro Istituto di Ricerca. Lo studio non ha dimostrato al momento l’efficacia del trattamento endovascolare nei pazienti con ictus da occlusioni distali, ma siamo solo all’inizio. Siamo certi che la ricerca porterà nuovi approcci, nuovi materiali, nuovi farmaci per provare a ridurre ulteriormente la disabilità dei pazienti colpiti da ictus”, affermano il Dott. Zini e il Dott. Simonetti.
I risultati dello studio DISTAL aprono la strada a nuove ricerche per individuare strategie terapeutiche più efficaci, sia attraverso l’innovazione farmacologica sia con lo sviluppo di tecniche endovascolari più avanzate. L’IRCCS ISNB continuerà a essere in prima linea nella ricerca sull’ictus ischemico, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre l’impatto di questa patologia invalidante.