La ricerca sulle neuroscienze illumina la Notte dei Ricercatori
Immagina di indossare un visore e muoverti in una realtà virtuale che apre nuove prospettive per la riabilitazione, o di esplorare le scienze omiche per comprendere come i nostri geni dialogano con l’ambiente e influenzano la salute del cervello. Questo e molto altro porterà alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025 l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, che anche quest’anno sarà al fianco dell’Università di Bologna e di Society, promotrice dell’iniziativa, in un grande evento di divulgazione scientifica che si svolgerà venerdì 26 settembre in zona universitaria, tra Piazza Scaravilli – dove sarà allestito lo stand dell’Istituto – e Palazzo Poggi, e nel Quartiere Navile, presso l’Area Territoriale di Ricerca CNR e il nuovo Distretto Universitario.
La scienza e l’innovazione saranno protagoniste di una serata in cui ricerca e quotidianità si incontrano. Ricercatrici e Ricercatori dell’IRCCS ISNB guideranno il pubblico attraverso esperienze interattive, dimostrazioni tecnologiche, giochi educativi e laboratori, per raccontare in modo semplice e coinvolgente le frontiere delle neuroscienze. A fianco dei ricercatori sarà presente anche il team della Fondazione Ricerca Scienze, impegnato a sostenere e diffondere la cultura della ricerca.
Con il titolo “ReAgiamo”, l’edizione 2025 vuole mettere in luce come la conoscenza possa accendere nuove prospettive e generare reazioni a catena di consapevolezza e partecipazione. La ricerca diventa così uno strumento per leggere la complessità del mondo attuale e affrontare sfide cruciali come la salute e il benessere, l’innovazione tecnologica, l’ambiente, la cultura e l’inclusione.
Chi visiterà lo stand dell’IRCCS ISNB in Piazza Scaravilli potrà incontrare i ricercatori, dialogare con loro, partecipare a prove pratiche e sperimentare in prima persona come neuroscienze e innovazione stiano già cambiando il modo di vivere, curare e immaginare il futuro.
1. Neuroimmagini e Neuroriabilitazione – Attraverso l’uso di un’avanzata tecnologia, la risonanza magnetica funzionale, sarà possibile esplorare il cervello in azione. Saranno illustrate le fasi chiave di questo processo, dai task preparatori svolti dai pazienti fino alla visualizzazione delle aree cerebrali attive durante l’indagine. Il Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione offrirà un’esperienza immersiva, grazie a simulatori di realtà virtuale che consentiranno ai partecipanti di provare la guida di carrozzine elettroniche in ambienti realistici, affrontando sfide quotidiane come superare ostacoli o giocare a basket.
2. Neurogenetica – Il DNA svolge un ruolo fondamentale nelle malattie neurologiche e nel processo di invecchiamento. Ricercatrici e Ricercatori guideranno i visitatori in esperimenti e giochi volti a far comprendere come il nostro patrimonio genetico influisce sulla salute del cervello e sulla sua evoluzione nel tempo, con un focus particolare sulle malattie rare.
3. Neuropatologia delle malattie neurodegenerative – Le malattie neurodegenerative sono malattie molto comuni, favorite dall’invecchiamento, causate dall’accumulo intracerebrale di aggregati insolubili di proteine dalla conformazione anomala. Partendo dal concetto di “prione”, agente patogeno di natura proteica con capacità di autoreplicazione, noto per essere anche l'agente che ha causato all'inizio degli anni 2000 l'epidemia della "mucca pazza", verrà spiegato il meccanismo molecolare alla base dell’insorgenza e progressione delle malattie neurodegenerative (es. Alzheimer, Parkinson, Sclerosi laterale amiotrofica, etc.). Sarà, inoltre, illustrata una metodica ultrasensibile che sfrutta, a scopo diagnostico, la proprietà “prion-like” di queste proteine, permettendo il riconoscimento precoce della patologia nel paziente attraverso la rilevazione di quantità minime delle stesse nel liquido cerebrospinale con altissima specificità. Infine, attraverso immagini interattive i visitatori potranno osservare sezioni di cervello a vario ingrandimento e visualizzare i depositi proteici che caratterizzano la malattia di Alzheimer, la più comune patologia neurodegenerativa.
4. Demenze – Verranno presentati i progetti di ricerca dell’Istituto sul tema dell’evoluzione del disturbo cognitivo, con la possibilità per il pubblico di conoscere da vicino strumenti innovativi utilizzati nella diagnosi, nella riabilitazione e nella prevenzione delle alterazioni cognitive.
Sarà possibile scoprire il progetto ISLA, che si propone di sviluppare un marcatore clinico-biologico non invasivo per lo screening precoce di malattia di Alzheimer. Sarà possibile sperimentare in prima persona alcuni tra gli esami proposti nel progetto tra cui la valutazione neuropsicologica e l'elettroencefalogramma (EEG), un esame non invasivo che registra l'attività elettrica del cervello.
Infine, attraverso un video realizzato ad hoc, i visitatori potranno immergersi nelle potenzialità delle tecniche di Risonanza Magnetica avanzata, applicate allo studio del cervello durante l’invecchiamento e nelle demenze.
5. Narcolessia e Ipersonnia - Verranno presentate le attività del Centro Narcolessia e Ipersonnie del Sistema Nervoso Centrale. In particolare saranno raccontate le procedure di diagnosi, che prevede lo studio del sonno tramite polisonnografia, l’analisi genetica e la misurazione dell’orexina nel liquido cefalorachidiano, e le terapie attualmente disponibili, che sono di tipo sintomatico. Verrà poi messo in luce l’approccio multidisciplinare del Centro, che integra competenze mediche, psicologiche e sociali, in stretta collaborazione con l’Associazione Italiana Narcolettici e Ipersonni.
6. Progetti PNRR – Saranno presentati due studi finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): Motor pre-habilitation by repetitive navigated Transcranial Magnetic Stimulation (rnTMS) for Surgery of Motor-Eloquent Gliomas (PRECOG) e Integrating sleep-wake oscillatory activities and liquid biopsy as innovative biomarkers for multimodal diagnosis in preclinical and prodromal Alzheimer's disease
Anna Maria Petrini, Direttore Generale Azienda USL di Bologna:
“Partecipare alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori è un’occasione preziosa per evidenziare l’importanza della ricerca, sia clinica che di base. Il nostro Istituto rappresenta un’eccellenza nel panorama scientifico nazionale e internazionale, e attraverso eventi come questo vogliamo avvicinare il pubblico alla complessità delle neuroscienze, mostrando l’impatto diretto che la scienza e l’innovazione hanno sulla salute delle persone. Iniziative come la Notte dei Ricercatori sono fondamentali non solo per raccontare i progressi della ricerca, ma anche per promuovere una cultura diffusa di consapevolezza e prevenzione. Siamo convinti che il dialogo tra ricercatori e cittadini sia il fondamento di un futuro in cui la scienza diventa patrimonio condiviso, e il nostro impegno è far sì che ogni scoperta possa trasformarsi in un beneficio concreto per la società”.
Prof. Raffaele Lodi, Direttore Scientifico IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche:
“Sottolineiamo con orgoglio il lavoro svolto dal nostro Istituto, che vede crescere l’interesse per le neuroscienze a livello nazionale ed europeo. La nostra partecipazione alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2025 non è soltanto un’occasione per condividere con il pubblico i progressi della ricerca scientifica, ma rappresenta un momento fondamentale per far conoscere come la ricerca traslazionale – dal laboratorio alla pratica clinica – possa contribuire a sviluppare nuove forme di diagnosi e trattamento per malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. Quest’anno vogliamo mostrare come le neuroscienze e l’innovazione, dalla realtà virtuale alle scienze omiche, stiano già aprendo strade che cambieranno il futuro della cura. Iniziative come questa ci aiutano a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica: perché il futuro della salute dipende dal progresso che costruiamo oggi”.