ISN di Bologna eccellenza nella lotta all'ictus, un nuovo farmaco moltiplica le possibilità di recupero
A Bologna, l'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche combatte l'ictus coordinando la Rete Stroke Metropolitana che vede la centralizzazione presso l'Ospedale Maggiore di tutti i pazienti con ictus candidati a terapie di riperfusione tempo-dipendenti come trombolisi e trombectomie, che consistono rispettivamente nello sciogliere il coagulo che ostruisce il vaso sanguigno entro 45-60 minuti dall'arrivo in pronto soccorso e nell'asportazione meccanica del coagulo entro 90-120 minuti.
L'alta qualità nell'assistenza ai pazienti colpiti da ictus, determinata da parametri quali i volumi elevati di attività e di trattamenti tempo-dipendenti, è valsa alla Rete Stroke Metropolitana la nomina a Centro DIAMOND nell'ambito del ESO-Angels Awards, il massimo premio internazionale promosso dall'European Stroke Organization (ESO) che valuta ogni 3 mesi questi parametri di monitoraggio di qualità. L'Ospedale Maggiore è tra i pochi centri che da anni riceve costantemente ogni trimestre questo riconoscimento.
Sul fronte della Ricerca, l'ISNB è impegnata su progetti innovativi che puntano a migliorare l'assistenza e il trattamento dell'ictus. Da pochissimo è disponibile un nuovo farmaco trombolitico, il Tenecteplase, più semplice da somministrare e che potrà portare a una maggior efficacia nello sciogliere il trombo che causa l'ictus e con minori rischi emorragici.
Inoltre all'Ospedale Maggiore è disponibile da inizio 2024 un angiografo biplano di nuovissima generazione in grado di eseguire anche gli esami di TC, angioTC e TC perfusione prima di procedere alla trombectomia meccanica. In questi mesi è in fase di attivazione definitiva il progetto “One-Stop (Direct to Angio)”, ovvero la possibilità di ridurre i tempi trattamento portando il paziente con gli ictus più gravi direttamente sul lettino dell'angiografia dove eseguire gli esami diagnostici nei pazienti e nel caso procedere immediatamente a trombolisi e trombectomia. Attiva in via sperimentale sui pazienti provenienti dall'Imolese da gennaio sarà attivo per tutta Bologna.
La ricerca dell'ISNB all'Ospedale Maggiore poi si sta sviluppando anche su nuovi studi in ambito Neurocardiologico insieme alla Cardiologia del Maggiore diretta dal dott. Gianni Casella, nuovi device di controllo della temperatura (studio TTM-Stroke, Targeted Temperature Management), nuovi approcci neuroprotettivi e di conoscenza dei meccanismi che causano l'ictus, così come in nuovi approcci neuroriabilitativi (virtual rehabilitation) coordinati dalla Neuroriabilitazione del dott. Francesco Lombardi.
La Rete Stroke Metropolitana dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna
Coordinata dal dott. Andrea Zini, la Rete Stroke Metropolitana vede tra i suoi punti di forza la piena sinergia e collaborazione tra il Dipartimento di Emergenza-Urgenza interaziendale, diretto da Alessio Bertini, e le strutture dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche che hanno sede all'Ospedale Maggiore, ovvero la Neurologia e Stroke Unit dirette dallo stesso Zini, la Neuroradiologia interventistica, diretta dal dott. Luigi Simonetti, la Neuroriabilitazione, diretta dal dott. Francesco Lombardi.
Nel 2024, la Neurologia dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, con sede all'Ospedale Maggiore, ha ricoverato più di 1.000 pazienti, circa 600 dei quali con ictus (500 ischemici e 100 emorragici). Secondo il Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024 di Agenas, la Stroke Unit, con 284 trattamenti, è risultata il 1° centro italiano per numero di trombolisi in soggetti con ictus ischemico e il 2° per il numero di trombectomie meccaniche, con 252 trattamenti eseguiti dal team di Neuroradiologia Interventistica (rispettivamente il 26.5% e il 23.5% dei pazienti con ictus ischemico hanno ricevuto il trattamento trombolitico e la trombectomia, ben oltre l'obiettivo europeo al 2030 dello Stroke Action Plan for Europe di trattare il 15% e il 5% dei pazienti con queste terapie di riperfusione.
Trattare più pazienti, ma anche continuare a migliorare la qualità per ridurre gli esiti: infatti il recupero dell'autonomia a 3 mesi (misurata con la scala modified Rankin Scale (mRS) 0-2) è stata nel 2024 del 67% dei trattati con trombolisi e del 43% dei pazienti più gravi trattati con trombectomia meccanica, testimoniando l'efficacia di questi trattamenti tempo-dipendenti.
Di cruciale importanza per l'attività è anche la collaborazione con le altre stroke unit della Rete, quella del Policlinico di S. Orsola e degli Ospedali di Bentivoglio, Porretta Terme e San Giovanni in Persiceto e di tutto il percorso successivo riabilitativo (Medicina Riabilitativa dell'Ospedale Maggiore, San Giovanni in Persiceto, Bologna Sud, Villa Bellombra) ospedaliero e territoriale.
A supporto dei pazienti con ictus e dei loro familiari ricordiamo c'è l'associazione ALICe Bologna ODV (telefono: 348 3197872; email: info@bologna.aliceitalia.org).