Il PUA, una risposta possibile per Elvira
Elvira ha 90 anni, è vedova da 1 anno, vive con il figlio che ha un lavoro saltuario ed è rientrato in casa dopo una separazione. Elvira ha una pensione da 600 euro, vive in un appartamento di edilizia residenziale pubblica, da un paio di settimane i dolori ossei sono aumentati e non riesce più essere autonoma nell’igiene personale. Il suo dottore ritiene che stia vivendo una situazione di fragilità fisica e psicosociale per cui le propone il nuovo servizio PUA (Punto Unico di Accesso) nella Casa della Comunità Porto Saragozza.
Elvira, naturalmente, è un personaggio di fantasia, ma la sua storia è frequente: attraverso quel racconto, lo scorso 29 ottobre, Rosangela Ciarrocchi, Direttrice dell’Unita Assistenziale Socio Sanitaria del Distretto di Bologna e Sabrina Sessa, Dirigente Area Welfare del Comune di Bologna hanno spiegato il PUA e le connessioni con i Servizi Territoriali Socio Sanitari già esistenti a 20 Associazioni del Terzo Settore del Quartiere Porto Saragozza.
Durante l’incontro i diversi professionisti socio sanitari hanno presentato il proprio servizio (Nucleo Territoriale di Psicologia; Centrale Operativa Territoriale; Team Cure Intermedie; Infermieri di Famiglia e comunità) e le connessioni con il PUA, accompagnando (virtualmente) la Signora Elvira nei servizi in cui ha potuto ricevere risposta alle necessità del momento.
L’incontro, promosso dal Distretto di Bologna nell’ambito del Progetto Regionale CasaCommunityLab, in collaborazione con l’Ufficio Reti del Quartiere Porto Saragozza, si aggiunge alla comunicazione aziendale sul PUA, puntando al contatto diretto con le Associazioni del Territorio in modo da diffondere capillarmente il nuovo sportello PUA con le sue funzionalità. A tal proposito nei prossimi mesi tali incontri verranno replichi negli altri Quartieri cittadini.
Cos'è il PUA (Punto Unico di Accesso)
Orientamento, ascolto e prima valutazione per chi si trova ad affrontare situazioni complesse come la gestione domiciliare di un familiare non autosufficiente, una perdita improvvisa di autonomia o la necessità di attivare un percorso specifico di assistenza socio-sanitaria: sono i servizi che offrono i PUA. Tali sportelli,infatti, vanno a comporre il mosaico della rete dell’assistenza territoriale insieme agli Sportelli Sociali (che già rappresentano una consolidata porta di accesso al bisogno sociale e sociosanitario), al Servizio Sociale Territoriale, alle Centrali Operative Territoriali e agli stessi Medici di Medicina Generale.
Collocati all'interno delle Case della Comunità, i PUA si rivolgono in particolare a persone in condizione di non autosufficienza, ai loro familiari o caregiver. Qui operano in collaborazione un assistente sociale e un infermiere, due figure che possono valutare congiuntamente aspetti sociali e sanitari e che, se necessario, possono attivare una vera e propria presa in carico del caso.
Nel distretto di Bologna i PUA sono aperti:
• alla Casa della Comunità Porto Saragozza il lunedì, martedì e giovedì dalle 13.30 alle 15.30. Telefono: 051.6597495
• alla Casa della Comunità S.Donato – S.Vitale il martedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 14.00. Telefono: 051.6375757
Il PUA è sempre contattabile via mail all’indirizzo puabologna@ausl.bologna.it
Vito Patrono, Distretto di Bologna