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Forza e cura: la sfida vincente di Sara Naldi

Pubblicato il 25/09/2025 - Redattore Bondioli Giulia
Tra corsie d’ospedale e podi mondiali: Sara, originaria di Monghidoro è infermiera dell’Azienda USL di Bologna e campionessa mondiale di powerlifting

La scelta di diventare infermiera nasce da un’esperienza personale: da adolescente ha subito la rottura di un legamento crociato e un ricovero che le ha fatto comprendere quanto il ruolo degli infermieri sia fondamentale per la cura e il sostegno dei pazienti. Da allora ha scelto di intraprendere questa professione, con il supporto e l’esempio della madre, anche lei infermiera.

L’infortunio al crociato è stato anche il punto di partenza della sua carriera sportiva. Per la riabilitazione si avvicina alla palestra, poi al powerlifting, e da lì è iniziato tutto il suo percorso che l’ha portata a raggiungere quest’anno il gradino più alto del podio:  l’oro ai Mondiali Open in Germania, dove ha stabilito anche due record mondiali.

“Conciliare turni di lavoro e allenamenti non è facile – racconta – ma l’organizzazione e la motivazione fanno la differenza. La costanza e la determinazione che richiede lo sport sono le stesse qualità che porto ogni giorno in ospedale”.

Sara sottolinea quanto la disciplina e l’impegno dello sport la aiutino ad affrontare le sfide quotidiane in ospedale, come i turni notturni o gli imprevisti del reparto.

Oltre alla forza fisica, il powerlifting le ha insegnato valori fondamentali: la perseveranza e la capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà. “Credo che queste qualità siano preziose anche nella professione infermieristica – aggiunge – perché aiutano a gestire lo stress e a prendersi cura dei pazienti con maggiore attenzione e dedizione”.

Oggi Sara spera di poter essere d’ispirazione per colleghi e colleghe: “Vorrei mostrare che il tempo per coltivare le proprie passioni si trova sempre, se si fa ciò che si ama. Lo sport è parte della mia vita e, come professionista della salute, credo sia importante ricordare quanto prendersi cura di se stessi aiuti a prendersi cura meglio anche degli altri”.

Tra i suoi prossimi obiettivi ci sono nuove competizioni internazionali e, in futuro, la volontà di proseguire gli studi in ambito di cure palliative.

La storia di Sara ci ricorda che la vera forza non è solo quella fisica, ma quella che nasce dalla passione e dal desiderio di mettersi al servizio degli altri.