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A Bologna installato il primo device a ultrasuoni per combattere il tumore celebrale

Pubblicato il 02/09/2025 - Redattore Colonna Duilio
L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche è uno dei cinque centri italiani selezionati per partecipare allo studio multicentrico internazionale per combattere il glioblastoma. Il primo paziente italiano è stato arruolato proprio presso l’Istituto.

Per la prima volta in Italia un paziente con una recidiva di glioblastoma è stato trattato, nell’ambito di un protocollo sperimentale (SonoBird), impiantando un dispositivo chiamato SonoCloud che sfrutta gli ultrasuoni a bassa intensità per rendere temporaneamente permeabile la barriera emato-encefalica, permettendo così ai farmaci chemioterapici di raggiungere in modo più diretto ed efficace il tumore.

L’intervento è stato eseguito, a cura del prof. Alfredo Conti e del dott. Carlo Bortolotti, nei giorni scorsi presso l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna dall’equipe dell’Unità Operativa di Neurochirurgia diretta dal dott. Carmelo Sturiale nell’ambito della sperimentazione che vede una stretta collaborazione con la Unità Operativa di Oncologia del Sistema Nervoso, diretta dal dott. Enrico Franceschi, responsabile di questo studio clinico farmacologico e di dispositivo.

“Il glioblastoma è un tumore altamente invasivo e resistente alle terapie convenzionali. Una delle principali sfide è rappresentata dalla barriera emato-encefalica, che protegge il cervello ma impedisce ai farmaci di raggiungere il bersaglio. Questa tecnologia apre per la prima volta una via concreta per superare questo ostacolo, aumentando la disponibilità del chemioterapico nella zona colpita”, spiega il principal investigator dello studio, il dott. Franceschi.

Il dispositivo viene impiantato nel cranio del paziente durante un intervento neurochirurgico. Successivamente alla fase di impianto la sperimentazione prevede che, tramite l’infusione di specifiche microbolle e attraverso l’emissione degli ultrasuoni, si verifichi l’apertura controllata e reversibile della barriera emato-encefalica e si infonda chemioterapia che possa raggiungere più facilmente ed efficacemente il tessuto cerebrale.

Il trattamento si rivolge ai pazienti con glioblastoma in recidiva, cioè dopo un primo ciclo terapeutico e la rimozione chirurgica del tumore. In questa fase, le opzioni terapeutiche sono purtroppo limitate e i tassi di sopravvivenza molto bassi. Lo studio clinico internazionale attualmente in corso ha come obiettivo la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di SonoCloud in combinazione con la chemioterapia.

L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna è uno dei cinque centri italiani selezionati per partecipare allo studio multicentrico internazionale. Il primo paziente italiano è stato arruolato proprio presso l’Istituto, che conferma così il suo ruolo di avanguardia nella ricerca e nella cura dei tumori cerebrali.

“La neurochirurgia di Bologna investe costantemente nell’innovazione e nella ricerca clinica nell’ambito di una sanità pubblica all’avanguardia. Accogliamo questa innovazione con speranza confidando nel fatto che presto sarà possibile guardare a queste patologie con minor apprensione - sottolinea il prof. Conti, autore di questo primo intervento - Il nostro obiettivo è trasformare ogni nuova possibilità in una concreta speranza di cura per chi oggi ha ancora poche alternative”.

Questo studio clinico farmacologico e di dispositivo si inserisce in un percorso più ampio che vede l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche in prima linea nella sperimentazione di terapie neurologiche e neuroriabilitative innovative, secondo un modello multidisciplinare che integra assistenza e ricerca traslazionale.