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Valutazione sanitaria sulla qualità dell'aria 2022

Pubblicato il 06/03/2024 - Redattore Kregel John Martin
Concentrazioni di inquinanti in linea o in leggero rialzo rispetto agli anni passati, ancora entro i limiti previsti per legge. Servono decise azioni di riduzione per avvicinarsi ai parametri previsti, a partire dal 2030, dalle nuove linee guida OMS

I cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico sono tra i più importanti problemi ambientali e incidono sulla salute e sul benessere umano.

Numerosi studi, anche recenti, hanno confermato gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità, sulla morbidità e sul ricorso ai servizi sanitari soprattutto per le categorie più fragili quali bambini, anziani o soggetti con patologie croniche.

Dal 2003 il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna produce questo rapporto con l’obiettivo di monitorare l’impatto che i principali inquinanti atmosferici producono sulla salute dei residenti nel territorio della Città Metropolitana di Bologna.

I dati sugli inquinanti nel 2022

Il 2022 è stato un anno in cui le condizioni meteorologiche hanno favorito l’accumulo e la dispersione degli inquinanti, con un numero di giorni critici anche per la formazione di ozono superiore al recente passato.

Nonostante questo, i dati relativi alla qualità dell'aria nel 2022 mostrano concentrazioni medie annuali degli inquinanti in linea con gli ultimi quattro anni, con piccole variazioni al rialzo per il particolato e l’ozono.

Per quanto riguarda il PM10, si è registrato un incremento delle concentrazioni annuali pur non superando né il valore limite annuale dei 40 μg/m3 né il numero massimo dei 35 giorni di superamento del valore limite giornaliero dei 50 μg/m3.

Le concentrazioni medie annue del PM2,5 risultano significativamente inferiori rispetto al valore limite di riferimento in tutte le centraline.

Per l’ozono, nell’anno in esame, non si sono verificati superamenti della soglia di allarme (240 μg/m3), ma è risultato in aumento rispetto agli anni precedenti il numero di superamenti della soglia di informazione (180 μg/m3), in particolare nell’area urbana di Bologna.

L’impatto sanitario

L’impatto sanitario stimato in termini di mortalità, ricoveri ospedalieri e speranza di vita attribuibili agli inquinanti vede una lieve tendenza al rialzo in linea con quella degli stessi inquinanti negli ultimi anni. Considerando una serie storica più lunga (2000-2022), il trend dell’impatto sanitario delle polveri e del biossido di azoto risulta in diminuzione mentre resta stabile quello dell’ozono.

In particolare, l’esposizione a breve termine ai diversi inquinanti è responsabile di un numero di decessi annui attribuibili che sono circa 48 per NO2, 55 per il PM10, 58 per il PM2,5 e 108 per O3. I ricoveri per malattie respiratorie attribuibili sono invece 109 per NO2, 162 per il PM2,5 e 106 per O3.

Nonostante il rispetto dei limiti previsti dalla normativa, l’inquinamento atmosferico rappresenta ancora un pericolo per la salute e la sua riduzione rimane un obiettivo da perseguire, in particolare alla luce delle nuove linee guida AQG2021, in base alle quali nessuna delle centraline di rilevamento risulta in linea con i parametri dell’OMS, alcune registrando scostamenti rilevanti.

I benefici per la salute ottenibili con le nuove linee guida

La valutazione sanitaria riporta anche la stima dei potenziali benefici sanitari a lungo termine per la popolazione derivanti dal raggiungimento dei livelli raccomandati dalle nuove linee guida sulla qualità dell'aria dell'OMS. Nel lungo termine, potrebbero essere evitati 979 decessi all’anno per il PM2,5, pari all’8,11% della mortalità naturale nella Città Metropolitana di Bologna, e 285 decessi attribuibili al biossido di azoto.

Se confrontiamo i dati medi registrati nel 2022 per PM10, PM2,5 e NO2 con i nuovi limiti previsti dal 2030 in seguito alla nuova direttiva europea, si evince che tali valori necessitano di una riduzione rispettivamente del 20%, 35% e 12% da raggiungere entro sette anni.

Risulta evidente quanto dovranno essere determinanti ed efficaci le azioni e le politiche necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti, come rimane di fondamentale importanza la responsabilizzazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Inoltre, diminuire l’inquinamento atmosferico contribuirebbe contestualmente a una riduzione delle emissioni di gas serra che influiscono sui cambiamenti climatici, fornendo così ulteriori benefici per la salute.

In allegato è disponibile il documento integrale mentre al link sottostante sono consultabili le valutazioni degli anni precedenti.