Terapia Anticoagulante Orale: esteso alla Pianura Est l’innovativo sistema basato sul Point of Care Test
Riduzione dei tempi di refertazione e adeguamento della terapia anticoagulante orale del paziente cronico, miglioramento del monitoraggio, minore invasività della procedura: sono gli obiettivi di uno dei principali progetti di telemedicina dell'Azienda USL di Bologna che si rivolge a circa 700 pazienti in Terapia anticoagulante orale (TAO) domiciliare nel Distretto di Pianura Est.
Un’innovazione con importanti risvolti sia sui pazienti sia sull’organizzazione, frutto di un grande lavoro di squadra tra numerosi servizi e operatori dell'Azienda USL: a partire dal servizio infermieristico domiciliare facendo perno sul Laboratorio Unico Metropolitano per raggiungere i cardiologi e angiologi presenti su tutto il territorio.
Grazie all'utilizzo di un innovativo dispositivo diagnostico portatile (Point of care test) si è passati dal prelievo venoso (talvolta difficile da eseguire negli anziani) a quello capillare (eseguito con un pungidito). In questo modo è possibile, da un lato, garantire la visualizzazione in tempo reale del dato dall’altro il suo invio telematico al Laboratorio Unico Metropolitano che, dopo un'opportuna verifica di qualità e validazione, lo condivide nella cartella clinica digitale del paziente per l’adeguamento del piano terapeutico eseguito da cardiologi e angiologi del centro prescrittore. Contestualmente, sempre in tempo reale, il dato è visualizzabile anche sul FSE dell'assistito.
Il paziente in carico può visualizzare il piano terapeutico direttamente attraverso il proprio FSE oppure recandosi al proprio punto prelievi di riferimento.
I nuovi dispositivi sono connessi ad altrettanti smartphone, dotati di un particolare lettore ottico per il riconoscimento del codice fiscale del paziente e del codice a barre relativo alla matricola dell’infermiere domiciliare. In questo modo, non solo migliora l’efficienza e l’efficacia dell’attività assistenziale domiciliare, ma è possibile il tracciamento dell’intero percorso di qualità del processo.
In sintesi, quindi maggior comfort per il paziente, ottimizzazione tempi e risorse per i professionisti dell’Azienda USL.
Un punto di arrivo, ma anche un ulteriore punto di partenza per l’innovazione nell’ambito della telemedicina su cui l’Azienda USL di Bologna si impegna da anni e continuerà a farlo, ascoltando pazienti e professionisti. Proprio con questa finalità è da poco stata avviata un’indagine di qualità che prevede focus group e questionari rivolti a tutti gli interlocutori (pazienti e operatori) coinvolti fin dalla fase di avvio di questo progetto.