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Malore in volo, Michael salvato dall'ictus al Maggiore

Pubblicato il 23/02/2024 - Redattore Di Battista Ilaria Maria
Un atterraggio d'emergenza al Marconi. Un pensionato tedesco è stato preso in carico dalla Neurologia Rete stoke metropolitana e dalla Neuroradiologia dell'IRCCS Istituto Scienze Neurologiche con sede al Maggiore

Michael Veronik stava rientrando in Germania ad Amburgo, su un volo partito da Catania dove era andato in vacanza, quando ha perso del tutto la capacità di parlare e si è accorto che non riusciva più a muovere la parte destra del corpo. Sintomi di un ictus in corso che hanno convinto il pilota a fare un atterraggio di emergenza al Marconi di Bologna, attivando immediatamente il protocollo “stroke”. 

Da qui Michael, pensionato tedesco 78enne, è stato trasportato al Maggiore, dove, dopo gli esami, è stato preso in carico dalle due equipe, guidate rispettivamente da Andrea Zini, direttore della Neurologia e rete stroke metropolitana e da Luigi Simonetti, direttore della unità operativa di Neuroradiologia. 

Il percorso clinico del paziente tedesco

Alle 18.30 del 15 febbraio il paziente giungeva all’Ospedale Maggiore con i mezzi del 118. Dopo la valutazione del neurologo e la Tac è arrivata la diagnosi: occlusione dell’arteria cerebrale media di sinistra. E' stata subito attivata una terapia combinata con la somministrazione di un farmaco trombolitico ed un intervento endovascolare. Alle 20.00 Michael è stato sottoposto in sala angiografica ad una trombectomia meccanica: mediante accesso da un'arteria della gamba destra è stato inserito un catetere che ha permesso il trattamento di “riperfusione” (cioè ha consentito di far scorrere di nuovo il sangue verso il cervello). Un trattamento che ha permesso a Michael di tornare alla vita: dopo l’intervento è stato ricoverato nella Stroke Unit, in uno dei box di ultima generazione inaugurati poche settimane fa e da lì oggi sorride circondato da medici e infermieri che hanno lottato con lui per evitare che l’ictus gli fosse fatale.

Dopo una settimana le condizioni del paziente sono molto migliorate, inizialmente non parlava e non muoveva la parte destra del corpo. A distanza di una settimana dall'ictus ha ricominciato a parlare: in tedesco con la moglie e anche in inglese con il personale. Si sente fortunato ad essere atterrato a Bologna di cui ricorderà per sempre i sanitari che gli hanno salvato la vita.