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Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), il piano delle nuove aperture nel 2024

Pubblicato il 04/04/2024 - Redattore Di Battista Ilaria Maria
Il piano è stato presentato da Paolo Bordon, Direttore generale dell'Ausl di Bologna, Matteo Lepore, Sindaco di Città metropolitana e Comune di Bologna, Raffaele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la salute, Erika Ferranti, Vicepresidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria Metropolitana

Si arricchisce l’offerta di Centri di Assistenza e Urgenza (CAU) dell’Azienda USL di Bologna, che nel 2024 vedrà l’apertura di 6 nuovi presidi nei comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena, Bentivoglio e Crevalcore. Il Piano delle nuove aperture è stato approvato nei giorni scorsi dalla Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria Metropolitana.

Le nuove aperture si inseriscono nel Piano di riorganizzazione del Sistema dell’Emergenza-Urgenza della Regione Emilia-Romagna. Il piano, inoltre, si basa sul verbale di intesa, coerente con l’Accordo collettivo nazionale vigente, con le organizzazioni sindacali della Medicina Generale per il coinvolgimento dei medici del ruolo unico di assistenza primaria in tali strutture territoriali per urgenze a bassa complessità.

La prima fase del piano per l’anno 2024 si completerà entro il prossimo mese di maggio. Per il distretto di Bologna, vista l’alta densità abitativa di cittadini residenti e la presenza di studenti e lavoratori fuori sede, si prevedono più punti distrettuali in cui creare nuovi punti di accesso dedicati ai bisogni urgenti a bassa complessità. Si procederà pertanto con soluzioni immediatamente fruibili. Il primo CAU servirà la Zona est del Distretto di Bologna e sarà collocato temporaneamente al Padiglione Albertoni nell’area del Sant’Orsola-Malpighi, in attesa di poterlo collocare nella struttura del Padiglione Palagi, in cui è in corso un intervento finanziato con fondi PNRR per la creazione di un Ospedale di Comunità e di altri servizi coerenti con l’offerta territoriale di quell’area distrettuale cittadina. 

Il nuovo CAU, che servirà la Zona ovest del distretto di Bologna, sarà invece collocato all’interno dell’Ospedale Maggiore. La scelta è legata alla disponibilità di spazi idonei in tempi rapidi e all’opportunità di garantire un’offerta assistenziale che, da un lato risponda alle esigenze di bassa complessità per quella zona della città, e dall’altro crei un’alternativa adeguata ai codici minori che vengono gestiti al Pronto Soccorso dello stesso ospedale.

Per il distretto sanitario Savena-Idice, il CAU sorgerà nel Comune di San Lazzaro di Savena, presso la Casa della Comunità. In attesa del completamento di un intervento finanziato dal PNRR che investe una parte della struttura in cui potrà trovare spazio (termine entro aprile 2025), il CAU sarà collocato temporaneamente al piano terra, nei locali che attualmente ospitano il punto prelievi, che sarà spostato presso la struttura comunale Officine SanLab, adeguatamente adattata. 

La seconda fase del piano si concluderà entro ottobre 2024. Per il distretto di Bologna, presso la Casa di Comunità Chersich di via Beroaldo entro ottobre di quest’anno si attiverà un CAU aperto durante 12 ore diurne, che andrà ad arricchire l’offerta nella Zona est del distretto cittadino.

Nel distretto Pianura Est, il CAU sarà collocato presso il Presidio ospedaliero di Bentivoglio, al piano dell’ex pronto soccorso, garantendo accesso, locali e spazi dedicati e distinti dal Pronto Soccorso. Infine, nel distretto Pianura Ovest, il CAU nascerà presso la Casa della Comunità di Crevalcore.

A fine 2024 tutti i Distretti sanitari dell’Azienda USL di Bologna avranno almeno un CAU di riferimento, con un rapporto pari a: un CAU ogni 88.000 abitanti circa.

Il Piano approvato dalla Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria Metropolitana ha validità triennale e interessa dunque anche gli anni 2025 e 2026, prevedendo ulteriori aperture. Nel 2025 per il distretto di Bologna, si preannuncia di attivare un CAU nella Casa della Comunità di Porto Saragozza, mentre per il distretto di Pianura Est, la collocazione è prevista nella Casa di Comunità di San Pietro in Casale. Nel 2026 per il distretto di Bologna si prevede inoltre di attivare un CAU presso la Casa della Comunità Savena - Santo Stefano, mentre per il distretto Appennino nascerà presso la Casa della Comunità di Monzuno.

Il Piano, nella sua implementazione, potrà naturalmente essere rimodulato sulla base delle indicazioni regionali e del monitoraggio del sistema. A regime la sua completa realizzazione porterà l’Azienda USL di Bologna a raggiungere 14 CAU entro il 2026, che porteranno il rapporto ad un CAU ogni 63.000 abitanti con copertura di tutti i Distretti dell’Azienda.