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PSICHIATRIA NEI CONTESTI PENITENZIARI

Pubblicato il 02/05/2011
Corso di formazione
corso
  • Dove Bologna, Ospedale Maggiore
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Per oltre un secolo l’intervento sanitario nelle strutture penitenziarie del nostro paese è stata una  funzione esercitata direttamente dalla Amministrazione penitenziaria, creando così una artificiosa divisione tra cultura e pratiche ordinarie e penitenziarie.

Ciò ha comportato, tra l’altro, la delimitazione della Psichiatria forense al solo campo peritologico, a differenza di molti altri paesi europei nei quali essa riguarda prevalentemente l’assistenza all’interno dei contesti penitenziari.

Con la riforma introdotta dal DPCM 1.4.2008 il SSN ha assunto le funzioni di tutela della salute in ambito penitenziario, aprendo una fase completamente nuova nella quale anche per quanto attiene la psichiatria è necessario sviluppare conoscenze e competenze specifiche.

Intesa in tal senso, la Psichiatria forense in Italia è oggi un campo relativamente nuovo, nel quale non esiste una specifica formazione nel corso di specializzazione né tanto meno nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia.

A fronte di un sempre maggior coinvolgimento della psichiatria e degli psichiatri in problemi o in cause giudiziarie, la pratica clinica nei contesti penitenziari è ancora demandata a pochi professionisti, spesso non formatisi nei servizi di salute mentale, e lo sviluppo degli strumenti culturali necessari sembra limitarsi a sporadici convegni.

Si rende necessario, quindi, da parte delle istituzioni responsabili dell’assistenza psichiatrica nei contesti penitenziari, uno sforzo per mettere i propri dipendenti nella condizione di operare in un campo professionale specifico, nel quale esistono teorie, pratiche, esperienze alle cui far riferimento, obiettivi comuni, strumenti praticabili.

Il corso di formazione in Psichiatria nei contesti penitenziari cerca di dare risposta a questi obiettivi.