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Pavarin RM, Cannabis e problemi sanitari, FrancoAngeli, 2010.

Pubblicato il 30/11/2010
ISBN 978-88-568-1641-9

La cannabis è la sostanza illecita più utilizzata nel mondo, dove si stima che nel corso dell’ultimo anno l’abbiano consumata almeno 159 milioni di persone. Il consumo è maggiore nelle aree urbane rispetto a quelle rurali, risulta più elevato per i soggetti con meno di 35 anni e per i maschi, inizia verso i 15 anni ed aumenta sino ai 23 per poi diminuire, è più frequente tra chi fuma sigarette e risulta diffuso non solo nei luoghi del divertimento notturno, durante avvenimenti musicali o in determinati contesti giovanili, ma anche tra i lavoratori. La sostanza viene utilizzata prevalentemente per l’effetto rilassante, per il piacere che provoca e per migliorare la socialità, con differenze rispetto al genere e all’età. Mentre la dipendenza da cannabis è il più comune tipo di dipendenza dopo alcol e tabacco riportata nelle ricerche sulla salute mentale nelle società sviluppate, in letteratura i maggiori effetti sulla salute collegati ad un uso continuativo sono: bronchiti croniche, indebolimento delle funzioni respiratorie, tumori alle vie respiratorie, problemi cardiovascolari e disordini psicotici, questi ultimi soprattutto tra consumatori abituali con storie personali o familiari di sintomi simili. Va comunque rilevato che, con l’eccezione degli incidenti stradali, incidono molto gli stili di vita di alcuni utilizzatori e la maggior parte dei danni sono sperimentati da una parte limitata dei soggetti che diventano consumatori regolari della sostanza. Il volume è suddiviso in quattro sezioni tematiche: studi epidemiologici, rischi e trattamenti, stili di consumo e utilizzo terapeutico. Riporta inoltre i risultati di studi recenti sui problemi collegati al consumo e relativi a uso di cannabis e psicosi, ricoveri ospedalieri, accessi al Pronto Soccorso, rischio di mortalità.