Simona Linarello è la direttrice della Unità Operativa Complessa di Cure Intermedie
Simona Linarello è la direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Cure Intermedie, unità operativa di recente istituzione, caratterizzata da un modello organizzativo innovativo pensato per prendersi cura degli anziani fragili direttamente a domicilio, supportando la medicina generale.
La dottoressa Linarello si è laureata nel 2001 in Medicina all’Università di Bologna, e nel 2006, sempre a Bologna si è specializzata in Geriatria e Gerontologia. Lavora all’Azienda USL di Bologna dal 2007, dal 2017 è stata referente dei Centri dei Disturbi Cognitivi, e dal 2021 è stata Responsabile del PDTAI Demenze.
“Alla dottoressa Linarello va un grande in bocca al lupo da parte di tutta la direzione aziendale, ha detto la direttrice generale Anna Maria Petrini, il Team Cure Intermedie Territoriale è un modello organizzativo innovativo dal quale ci aspettiamo risultati importanti. La dottoressa Linarello ha lavorato alla sua progettazione e siamo sicuri che sarà la persona giusta al posto giusto per interpretare nella maniera più efficace questo approccio, che offre un’assistenza personalizzata, integrata e continuativa in setting domiciliare e si pone come obiettivo la presa in carico dei bisogni della persona e la riduzione degli accessi inappropriati al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri potenzialmente destabilizzanti”.
Grazie alla sinergia tra geriatri delle cure intermedie, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali e altri professionisti del sistema sociosanitario, il Team garantisce una presa in carico completa, sia dal punto di vista clinico che assistenziale, valorizzando la qualità della vita e la centralità della persona.
Il Team è strutturato in modo tale da modulare la risposta al bisogno rilevato, accompagnando l’evoluzione clinico-sociale dei bisogni con un approccio dinamico. È possibile, ad esempio, che un paziente venga preso in carico dal secondo livello e poi, al mutare della sua stabilità clinica, si prosegua con un monitoraggio tramite chiamate telefoniche oppure, al contrario, con un intervento geriatrico domiciliare intensivo.