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Nuove scoperte sulle malattie mitocondriali, l'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna in prima linea nella ricerca sul deficit di MT-ATP6/8

Pubblicato il 17/04/2025 - Redattore Colonna Duilio
Uno studio internazionale cui ha partecipato l'Istituto, pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurology, ha fornito un’analisi approfondita su una rara malattia mitocondriale: il deficit di MT-ATP6/8

Un nuovo studio internazionale, pubblicato sulla prestigiosa rivista Neurology, ha fornito un’analisi approfondita su una rara malattia mitocondriale, il deficit di MT-ATP6/8, causato da mutazioni nei geni MT-ATP6 e MT-ATP8, che compromette la produzione di energia nelle cellule, con conseguenze gravi soprattutto per il sistema nervoso, i muscoli e altri organi vitali.

La ricerca, condotta con il coinvolgimento di centri di eccellenza in Italia, Germania, Stati Uniti e Spagna, ha visto un apporto significativo da parte dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, confermando il ruolo centrale dell’Istituto nello studio delle malattie neurometaboliche e mitocondriali.

Lo studio ha analizzato i dati clinici, biochimici e genetici di 111 pazienti, di cui 98 mai descritti in precedenza, con l’obiettivo di delineare il quadro clinico e l’evoluzione della patologia. Il deficit di MT-ATP6/8 si manifesta con un ampio spettro di sintomi, tra cui atassia, ritardo dello sviluppo motorio e del linguaggio, sordità, retinite pigmentosa e lesioni cerebrali di tipo Leigh, rendendo cruciale una migliore comprensione della sua progressione per ottimizzare la gestione clinica dei pazienti.

Il ruolo chiave dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna
L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna ha dato un contributo determinante alla ricerca, fornendo dati fondamentali per l’analisi clinica e biochimica della patologia. Il lavoro è stato guidato dalla Prof.ssa - Caterina Garone (UOC Neuropsichiatria dell’Età Pediatrica e Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna) e dal suo team, che ha contribuito in modo diretto al disegno dello studio di storia naturale, all’interpretazione dei risultati e alla definizione dei parametri clinici utili alla gestione della malattia. Oltre alla Prof.ssa Garone, lo studio ha visto la partecipazione attiva e determinante di altri ricercatori dell’Istituto - la Dott.ssa Chiara La Morgia (UOC Clinica Neurologica e Programma di Neurogenetica dell’IRCCS ISN e Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna) e il Prof. Valerio Carelli (Programma di Neurogenetica dell’IRCCS ISN e Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna), evidenziando il loro impegno diretto nella ricerca sulle malattie mitocondriali.

L’apporto dell’Istituto è stato essenziale anche grazie alla collaborazione con i registri nazionali italiani Mitocon e Mire2020, che hanno permesso di raccogliere un’ampia casistica di pazienti affetti da malattie mitocondriali, fornendo dati cruciali per l’analisi della storia naturale del deficit di MT-ATP6/8.

Risultati chiave dello studio
Lo studio ha portato a diverse scoperte rilevanti. È stata proposta una nuova classificazione della malattia in base all’età di insorgenza (infantile, pediatrica e tardiva), evidenziando differenze significative nella prognosi e nelle manifestazioni cliniche. È stato identificato il sistema nervoso centrale come l’organo più frequentemente coinvolto, nel 93% dei casi, seguito da muscoli (75%), occhi (46%) e cuore (18%). La risonanza magnetica ha rivelato la presenza ricorrente di anomalie cerebrali, con lesioni di tipo Leigh, atrofia corticale e cerebellare. L’analisi dei biomarcatori biochimici ha mostrato livelli ridotti di citrullina e aumentati di alanina e lattato, parametri che potrebbero rivelarsi utili per la diagnosi precoce. Inoltre, la variante m.8993T>G nel gene MT-ATP6 è risultata la più frequente nella popolazione studiata.

Queste scoperte forniscono una base scientifica solida per lo sviluppo di strategie terapeutiche mirate, migliorando la comprensione della malattia e ponendo le basi per futuri trial clinici. Gli studi di storia naturale sono infatti fondamentali per definire i criteri con cui determinare l’efficacia e la sicurezza

L’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna conferma quindi il suo ruolo di riferimento internazionale nella ricerca sulle patologie mitocondriali, contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo di nuove conoscenze che potranno tradursi in migliori prospettive di cura per i pazienti. Questo studio rappresenta un importante avanzamento scientifico, sottolineando la necessità di un approccio multidisciplinare e collaborativo per affrontare patologie complesse e rare come il deficit di MT-ATP6/8.