50 anni di Consultori Familiari: la legge 405/1975 e un’idea ancora attuale di salute e prossimità
Il 29 luglio 1975 veniva approvata in Italia la Legge n. 405, istitutiva dei consultori familiari. Una legge che ha segnato un passaggio cruciale nella storia del welfare italiano, introducendo per la prima volta un servizio pubblico dedicato alla tutela della salute della donna, della coppia, della famiglia e della maternità.
A cinquant’anni di distanza, quella visione continua a rappresentare un punto di riferimento per un’idea di sanità territoriale vicina alle persone, integrata, multidisciplinare, fondata sulla prevenzione e sulla relazione.
La Legge 405/75 nacque in un’Italia in pieno fermento sociale e culturale: era il tempo delle lotte per l’autodeterminazione, dei movimenti femministi, dei primi passi concreti verso una medicina più attenta ai bisogni della popolazione. I consultori venivano pensati come spazi pubblici di ascolto, orientamento, accompagnamento e cura, con un’attenzione nuova alla dimensione psicologica, sociale e relazionale della salute.
Nel tempo, questi servizi hanno esteso le loro competenze, diventando riferimento per:
- la contraccezione e la salute sessuale,
- la gravidanza e il sostegno alla genitorialità,
- la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili,
- la violenza di genere,
- il supporto psicologico alla famiglia e all’adolescenza.
Dal 1997 i consultori comprendono anche gli Spazi Giovani per rispondere alle tematiche sessuali e psicologiche degli adolescenti e dal 1998 gli Spazi Donne Immigrate e loro bambini.
Ciò che caratterizza i Consultori familiari, in particolare nella realtà dell’Emilia-Romagna, è la loro capacità di accogliere i bisogni delle persone, costruire percorsi personalizzati, attivare le risorse della rete territoriale e mettere in campo competenze multidisciplinari per risposte efficaci e mirate.
Oggi più che mai, in un contesto di crescente frammentazione sociale e crisi demografica, i consultori familiari rappresentano un presidio fondamentale per garantire equità di accesso, accompagnamento nelle fasi critiche della vita, ascolto non giudicante e intervento integrato tra professionisti.
Nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, i consultori sono presenti e attivi in tutti i Distretti, grazie al lavoro quotidiano di professionisti che, con competenza e passione, trasformano i principi della legge 405 in risposte ai bisogni delle persone.