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IRCCS Bellaria: si della conferenza Stato-Regioni

Pubblicato il 29/08/2013 - Redattore Di Nicolo Simona
Lusenti: "Un risultato fondamentale per le strategie del Servizio sanitario riguardo alla ricerca e alla innovazione".

Fonte: Regione Emilia-Romagna

Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna potrà contare su due nuovi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs): l’Istituto delle Scienze Neurologiche a Bologna e l’Istituto in oncologia per tecnologie avanzate e modelli assistenziali a Reggio Emilia.
Dopo il parere positivo del Ministero della salute, è arrivato anche il sì anche della Conferenza Stato-Regioni alla richiesta avanzata dalla Regione (per Bologna nel giugno del 2008, e per Reggio Emilia nel marzo 2009) con l’obiettivo di rafforzare la propria rete di Irccs e  il proprio intervento nell’area della ricerca e innovazione sviluppando le relazione con altre realtà nazionali e internazionali.

I due Istituti continueranno a far parte, rispettivamente, dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia; come prevede la legislazione regionale, gli Irccs possono infatti essere strutture interne ad Aziende sanitarie, con specifiche forme organizzative e autonomia scientifica, organizzativa, contabile.

“Esprimo grande soddisfazione - ha commentato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti - per il raggiungimento di un obiettivo importante per il quale ci siamo impegnati con forza: l’acquisizione dello status di Irccs per le neuroscienze a Bologna e per l’oncologia a Reggio Emilia è fondamentale per le strategie del Servizio sanitario riguardo alla ricerca e alla innovazione, il cui sviluppo è necessario per rispondere compiutamente alle necessità dei cittadini e degli operatori riguardo alla qualità dei servizi”.

“Grazie al ruolo che questi istituti avranno, un ruolo che deriva dalla riconosciuta qualità delle competenze e delle capacità professionali che vi operano - ha specificato l’assessore - il Servizio sanitario regionale nel suo complesso, anche potendo accedere in modo significativo alle risorse previste dal Fondo nazionale destinato agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, vedrà ulteriormente ampliati la propria capacità di intervento innovativo sul piano tecnologico e clinico-organizzativo, e lo sviluppo  più compiuto delle relazioni con altre realtà nazionali ed internazionali”.

 

L’IRCCS delle Scienze Neurologiche

 

L’IRCCS delle Scienze Neurologiche di Bologna nasce per integrare e migliorare competenze e professionalità già esistenti, in particolare:

  • le competenze cliniche di eccellenza maturate negli anni da parte di alcune unità operative dell’Ospedale Bellaria nella diagnosi e trattamento delle malattie neurologiche, come la Neurochirurgia (oltre 2.300 ricoveri l’anno, con più di 2.000 interventi chirurgici per patologie neoplastiche, vascolari, traumatiche), la Neurologia (che comprende la sezione di monitoraggio dell’epilessia, con oltre 350 ricoveri l’anno, e ambulatori specialistici) e la Neuroradiologia
  • le competenze didattiche, di ricerca e cura della Clinica Neurologica dell’Università di Bologna, integrata nella rete delle aziende sanitarie regionali dal 1° gennaio 2005. La Clinica, che svolge la maggior parte delle attività didattiche e di ricerca in campo neurologico dell’Università, articola la componente assistenziale in reparti di degenza (che comprende attualmente una sezione di neuropsichiatria infantile, nella quale si effettuano circa 700 ricoveri all’anno) e settori diagnostici e ambulatoriali organizzati in Centri di Studio, che richiamano molti pazienti da bacini di utenza extraregionali
  • le competenze cliniche di eccellenza della Neurologia dell'ospedale Maggiore nel campo della neurologia d'urgenza e delle malattie Cardiovascolari (Stroke Unit).

 

Le Linee di Ricerca dell'IRCCS

 

L’attenzione dei ricercatori dell’Istituto si è rivolta negli ultimi anni sia alle patologie più rare o a più alta complessità, che alle patologie a più alta frequenza nella popolazione, in un contesto dinamico che ha visto il mantenimento dei settori di ricerca storici delle neuroscienze bolognesi (epilessia, sonno, cefalee, disordini del movimento) e l’apertura di nuovi (approcci chirurgici innovativi, diagnostica radiologica, malattie neurodegenerative, patologie neuromuscolari, diagnostica genetica e bio-molecolare). L’attività di ricerca delle strutture coinvolte si è quindi rimodellata nel tempo per rispondere alle nuove richieste dell’assistenza di eccellenza.