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Shedding Light on Dementia with Lewy Bodies: a Randomized Controlled Trial using a multimodal 'Bright Light Treatment' to modulate brain functional responses through the eyes (GR-2019-12369242 Clinico Assistenziale Change-promoting)

Pubblicato il 03/11/2020
Il progetto è coordinato da Micaela Mitolo . Il progetto è stato finanziato con 302.000 euro

La Dementia with Lewy Bodies è una patologia neurodegenerativa invalidante e tra i vari disturbi che i pazienti presentano sono annoverati deficit delle abilità visuospaziali, presenza di allucinazioni visive e disturbi del sonno. Il primo step sarà quello di esplorare l’alterazione del sistema delle cellule dei gangli della retina, in particolare quelle esprimenti la melanopsina (mRGC), e la loro associazione con i sintomi clinici. Queste cellule svolgono un ruolo chiave nel sonno e nel ritmo circadiano, e possono essere stimolate attraverso bande monocromatiche luminose di colore blu.

Il presente progetto si propone di esplorare l’efficacia di un trattamento di riabilitazione basato sulla somministrazione di una stimolazione luminosa blu combinata con una stimolazione cognitiva standard. Verranno reclutati 40 pazienti con DLB e verranno assegnati in maniera randomizzata al gruppo trattato e al gruppo di controllo. Tutti i pazienti saranno sottoposti ad un protocollo di risonanza magnetica funzionale con stimolazione monocromatica (blu/rossa) costruito ad hoc per monitorare il ruolo delle mRGC nel mediare la modulazione delle risposte cerebrali prima e dopo il trattamento. Inoltre, sarà effettuata una valutazione neurologica, neuroftalmologica e neuropsicologica completa alla baseline e dopo il trattamento per verificare gli effetti sulla sintomatologia.

I risultati di questo progetto implementeranno le conoscenze relative alla demenza a corpi di Lewy e ‘faranno luce’ sulle potenzialità di nuovi strumenti riabilitativi, con l’obiettivo di migliorare i sintomi e conseguentemente la qualità di vita dei pazienti.

 

Altre UO partecipanti:
UO2 Dr.ssa Stefania Evangelisti, Laboratorio Neuroimmagini, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Università di Bologna