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Melanopsin retinal ganglion cells (mRGCs) and circadian rhythms: function and dysfunction in Alzheimer's disease and aging

Pubblicato il 03/11/2020
Il progetto è coordinato da Chiara La Morgia ed è stato finanziato con 450 mila euro

Il progetto esplora il ruolo del sistema delle cellule ganglionari retiniche esprimenti la melanopsina nella regolazione dei ritmi circadiani nella malattia di Alzheimer e nell’invecchiamento. Le mRGCs sono cellule della retina che funzionano come fotorecettori indipendentemente dai coni e bastoncelli e veicolano l’informazione sulla luminosità ambientale, attraverso le proiezioni all’ipotalamo, ossia “l’orologio centrale” dei ritmi circadiani.
Questo obiettivo verrà raggiunto mediante l’utilizzo di metodiche integrate (tomografia di coerenza ottica, pupillometria, actigrafia, analisi dei geni clock correlati alle funzioni circadiane e analisi immunoistochimica di tessuti autoptici). Inoltre, verrà esplorata l’ipotesi che una fotosincronizzazione robusta sia alla base della longevità.
I risultati di tale progetto permetteranno di porre le basi teoriche per disegnare trials di terapia con la luce allo scopo di contrastare la disfunzione circadiana documentata nella malattia di Alzheimer e nell’invecchiamento. Potenzialmente, questo potrebbe avere una ricaduta sulla progettazione dei sistemi d’illuminazione domestica e degli ambienti di lavoro.