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Via ai lavori al Bellaria Research Center, il nuovo centro ricerche sulle scienze neurologiche

Pubblicato il 18/03/2024 - Redattore Colonna Duilio
Cantiere aperto al Padiglione A dell’Ospedale Bellaria di Bologna per la creazione di un centro unico nel suo genere. L'innovativo polo verrà realizzato grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Ausl di Bologna e Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche.

Prendono il via ufficialmente i lavori al Padiglione A dell’Ospedale Bellaria di Bologna per la creazione del Bellaria Research Center, un centro di ricerca all’avanguardia nell’ambito delle scienze neurologiche. Il nuovo polo verrà realizzato grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, Ausl di Bologna e Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche. Madrina del Bellaria Research Center la giornalista, scrittrice e autrice di programmi televisivi di grande successo, Carmen Lasorella.

Ad inaugurare simbolicamente il cantiere sono stati l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, il Direttore generale della Ausl, Paolo Bordon, il presidente di Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche, Daniele Ravaglia, il Professor Raffaele Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS ISN di Bologna, e l’ingegner Claudia Reggiani, Direttrice del Dipartimento tecnico e patrimoniale di Ausl Bologna, che sono stati accompagnati dal personale che realizzerà i lavori all’interno del Padiglione A. La ristrutturazione riguarda circa 1.500 metri quadri al piano terra della struttura oggi in disuso, a cui si aggiungono altri 500 metri quadri di locali tecnici al piano base. Saranno utilizzati come laboratori, ambulatori e altre strutture adeguate ad un centro di ricerca di primissimo livello qual è l’Ospedale Bellaria.

Vi lavoreranno 400 ricercatori, tra personale medico e infermieristico, ma anche fisici, bioingegneri e informatici. Saranno impegnati a studiare cure ad hoc per ogni singolo paziente, grazie alla medicina traslazionale, che consente di individuate terapie, farmaci e strumenti di supporto innovativi, soprattutto negli ambiti della data science, bioinformatica, bioingegneria e analisi del movimento.

L'intero costo dell'intervento è di 3,55 milioni di euro, di cui circa 2 milioni sono risorse messe a disposizione dal Mef tramite la Regione Emilia-Romagna e 500mila euro dall'Ausl. I progetti sono stati realizzati grazie a 300mila euro raccolti dalla Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche. La ricerca dei fondi non è affatto finita. Mancano ancora all’appello ancora 700 mila euro, che la Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche si propone di trovare anche grazie alla campagna ‘Fai un centro per la ricerca’.

“L'avvio dei lavori per la costruzione del Bellaria Research Center è un ulteriore segnale della capacità della sanità pubblica di focalizzare la ricerca sui fronti più importanti e, di conseguenza, migliorare e perfezionare la cura – ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini - . Le malattie neurologiche sono tra le prime tre cause di disabilità in tutto il mondo. Un terzo della popolazione mondiale soffre di una malattia che colpisce il sistema nervoso. Promuovere la Ricerca Scientifica su questo fronte consente quindi di aggiornare continuamente i percorsi che ne indagano le cause, sviluppando nuove terapie e promuovendo nuove opportunità per la salute di ogni singolo cittadino. Il centro che nasce oggi ha un valore rilevante per la sanità del nostro territorio e per questo vorrei ringraziare in modo particolare la Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche, per l'impegno e per la capacità di integrarsi in maniera virtuosa con le attività e gli obiettivi della sanità regionale”.


"L’avvio dei lavori, a un anno dalla presentazione del progetto, testimonia l’impegno dell’Azienda USL di Bologna nel promuovere i cardini essenziali della sanità: ricerca, innovazione e investimento nel capitale umano – ha sottolienato il Direttore generale della Auls di Bologna, Paolo Bordon -. La collaborazione stretta tra AUSL e Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche, che non si limita alla co-progettazione di questo centro, mira a potenziare la ricerca traslazionale e l’eccellenza dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche, sviluppando un polo che porterà benefici non solo a livello scientifico-sanitario ma anche sulla capacità di attrarre nuove risorse. Al termine del percorso avremo una struttura che si integrerà con i servizi di assistenza territoriale, in modo da avvicinare ricerca e cura dei pazienti, migliorando la qualità della vita di questi ultimi”.

"Un centro di ricerca e di cura rappresenta un valore aggiunto per una comunità - ha affermato Carmen Lasorella -. Occuparsi di scienze neurologiche, oggi, nella nostra società che invecchia e che spesso esprime un disagio sociale, dà il segno dell'attenzione matura di chi si fa interprete attivo di un bisogno diffuso. Personalmente, ho avuto il privilegio di partecipare dall'inizio all'ideazione del progetto. Mi ha colpito la serietà dell'iniziativa nata da una collaborazione eterogenea, fondata su una visione condivisa per un impegno di alto valore sociale. Darò il mio contributo con gioia”.

“Il Bellaria Reserch Center rappresenta per l’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna un’opportunità unica, allineando l'Istituto ai principali centri di ricerca nazionali nelle scienze neurologiche. Questo grazie a infrastrutture e strumenti all’avanguardia che permetteranno ai nostri ricercatori di esprimere appieno il loro straordinario talento. Si avvierà un volano virtuoso che consentirà di attrarre giovani medici ricercatori ed affermati professionisti, favorendo lo sviluppo professionale di tutta la struttura”, ha ggiunto il professor Raffaele Lodi, Direttore Scientifico, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche - AUSL di Bologna.

“Il Bellaria Research Center sarà un contributo di grande valore per tutta la comunità scientifica, che trova al Bellaria una rappresentazione d’eccellenza in ambito neurologico – ha detto Daniele Ravaglia, presidente della Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche -. Il Centro avrà un valore importante per la città di Bologna e per tutta l’Emilia-Romagna, la cui eccellenza in ambito sanitario verrà arricchita dalla nuova struttura. Vorremmo che il territorio accogliesse questa nuova realtà e per sentirla propria. Il Bellaria Research Center ha bisogno di tutto il sostegno possibile da parte dei cittadini e delle imprese. Ed è in particolare al mondo dell’impresa che rivolgiamo il nostro appello: serve un impegno forte per trovare le risorse che mancano, senza le quali c’è il rischio concreto di non poter spendere le risorse pubbliche oggi a disposizione. Quello di oggi è un passo importante, ma è necessario che alcune grandi imprese si innamorino del Bellaria Research Center e decidano di contribuire concretamente alla sua realizzazione. La ricerca neurologica può fare tanto, ma c’è bisogno di unire le forze”.