Attività circadiana e sonno nei pazienti con Cefalea a Grappolo: studio polisonnografico ed actigrafico (CHRONOS)
Sintesi
Data di inizio: 01/09/2025
Data di fine: 31/08/2027
Costo complessivo: € 32.265,74
5x1000 (redditi anno 2023): € 13.265,74
La cefalea a grappolo (Cluster Headache, CH) è una forma di cefalea autonomico-trigeminale tra le più severe e invalidanti, caratterizzata da attacchi di dolore cranico unilaterale di eccezionale intensità, tipicamente localizzati in sede orbito-temporale e associati a sintomi vegetativi omolaterali. Un aspetto clinico distintivo di questa patologia è la marcata ritmicità temporale degli attacchi, che tendono a verificarsi in determinati periodi dell’anno e a insorgere frequentemente durante la notte, talvolta sempre alla stessa ora. Tali caratteristiche suggeriscono un coinvolgimento dei circuiti ipotalamici che regolano i ritmi circadiani, ipotesi corroborata da studi di neuroimaging funzionale che hanno mostrato anomalie in regioni ipotalamiche durante gli attacchi.
Nonostante l’evidenza di una possibile interazione tra la fisiopatologia della CH, la regolazione circadiana e l’architettura del sonno, le conoscenze disponibili sono frammentarie e spesso discordanti. Le ricerche condotte finora, seppur interessanti, sono state limitate da campioni ridotti, metodologie eterogenee e carenza di valutazioni integrate. In particolare, la natura della fase di sonno in cui insorgono gli attacchi rimane controversa, così come l’eventuale presenza di disturbi concomitanti del sonno (respiratori o del movimento). La necessità di uno studio approfondito e sistematico su questi aspetti risulta pertanto urgente, anche in considerazione delle potenziali ricadute sul piano diagnostico e terapeutico.
Obiettivi
Il progetto CHRONOS ha come obiettivo primario la caratterizzazione delle alterazioni del sonno e dei ritmi circadiani nei pazienti con CH in fase attiva, attraverso confronti con un gruppo di controlli sani appaiati per età e sesso.
Ulteriori obiettivi sono inoltre il confronto intra-soggetto tra la fase attiva e quella di remissione della malattia, per valutare la reversibilità dei fenomeni osservati; l’identificazione di disturbi respiratori e del movimento in sonno; la valutazione del cronotipo, della qualità soggettiva del sonno, della sonnolenza diurna e dello stato dell’umore mediante interviste mediche e questionari validati. Un ulteriore obiettivo esplorativo sarà l’analisi delle eventuali associazioni tra la terapia farmacologica in corso e la presenza di alterazioni del sonno o dei ritmi circadiani.
Materiali e metodi
Lo studio prevede l’arruolamento di 25 pazienti adulti (età compresa tra 18 e 65 anni) affetti da CH episodica seguiti presso il Centro Cefalee dell’IRCCS. Ciascun paziente sarà valutato in due fasi distinte: durante la fase attiva del grappolo e successivamente in fase di remissione. In entrambe le condizioni saranno eseguite una registrazione polisonnografica domiciliare e un monitoraggio actigrafico di sette giorni. Verranno inoltre raccolti campioni salivari in condizioni di luce attenuata per la determinazione dell’esordio del picco di melatonina (DLMO), al fine di valutare la ritmicità circadiana biologica.
La raccolta dati sarà completata tramite la compilazione di diari clinici relativi agli attacchi cefalalgici e alla qualità del sonno, interviste semi-strutturate condotte da medici esperti in medicina del sonno e la somministrazione di questionari validati (ESS, PSQI, ISI, BDI, STAI-Y, Berlin Questionnaire). I dati oggettivi e soggettivi saranno confrontati con quelli di 50 controlli sani già acquisiti, appaiati per età e sesso, dotati di analogo set di dati actigrafici, polisonnografici e clinici.
L’analisi statistica prevede l’utilizzo di test parametrici e non parametrici per confronti intergruppo (pazienti vs controlli) e intra-soggetto (fase attiva vs remissione), nonché l’impiego di modelli di regressione per identificare eventuali predittori clinici o biologici associati ad alterazioni del sonno e della ritmicità circadiana.
Potenziali ricadute clinico-assistenziali
CHRONOS rappresenta uno dei primi studi sistematici volti ad analizzare in modo integrato e multimodale la relazione tra cefalea a grappolo, architettura del sonno e meccanismi circadiani. L’identificazione di specifiche alterazioni sonno-correlate o di disfunzioni del ritmo cronobiologico nei pazienti affetti da CH potrebbe contribuire a definire con maggiore precisione i fenotipi clinici e fisiopatologici della malattia, favorendo l’identificazione precoce dei soggetti a rischio di forme più severe o farmacoresistenti.
Dal punto di vista terapeutico, l’evidenza di pattern ricorrenti o di disfunzioni circadiane potrà orientare verso strategie mirate e personalizzate, che integrino la farmacoterapia tradizionale con interventi cronobiologici (es. igiene del sonno, stabilizzazione degli orari di esposizione alla luce, timing ottimale della terapia). La valutazione longitudinale consentirà inoltre di esplorare la reversibilità dei fenomeni identificati, con possibili implicazioni prognostiche e gestionali.
Infine, la strutturazione di un database clinico-biologico completo potrà fungere da risorsa per future ricerche osservazionali e sperimentali, generando valore aggiunto e promuovendo l’integrazione tra attività assistenziale e ricerca traslazionale nell’ambito delle cefalee primarie.