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Mal di testa

Pubblicato il 03/11/2020

Che cos’è il mal di testa?


Il mal di testa è un disturbo doloroso molto comune. Cefalea è il termine comune che generalmente viene utilizzato per denominare in medicina il mal di testa. Con il termine emicrania si intende una ben precisa forma di cefalea disabilitante, molto frequente nella popolazione. La diagnosi della cefalea è una delle più vaste in medicina con più di 200 tipi e cause differenti. Le cefalee si dividono in forme primarie, ossia quando sono loro stesse la malattia, ed in forme secondarie nelle quali invece la cefalea rappresenta un sintomo di allarme, una spia di una patologia sottostante (infettiva, vascolare, traumatica, metabolica, etc). Le principali forme di cefalea primaria, che rappresentano oltre il 90% dei casi, sono oltre all’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo.

Le cause
Le cefalee primarie, a differenza delle cefalee secondarie, non hanno una causa sottostante. Il cervello delle persone che soffrono di emicrania ad esempio, è assolutamente identico a quello di tutte le altre persone, ma ha la caratteristica di essere particolarmente sensibile a qualsiasi situazione di aumentata richiesta energetica. Molti fattori scatenanti quindi agiscono su un “cervello speciale”.

La diagnosi
La diagnosi delle cefalee primarie è principalmente clinica, basata sulla raccolta della storia del paziente. Non esiste ad oggi un marker biologico che permetta di formulare una diagnosi. L’utilizzo routinario di esami (radiologici, TAC o risonanza magnetica o altro) non ha alcuna giustificazione in caso di una cefalea primaria. Il mal di testa va ben descritto al medico che è in grado di riconoscere campanelli di allarme clinici per i quali invece è opportuno eseguire degli accertamenti per escludere una cefalea secondaria.

Le possibili terapie
Non esiste purtroppo una terapia che faccia scomparire completamente il mal di testa per sempre. Per quanto riguarda l’attacco di emicrania, è fondamentale che la terapia venga assunta il più precocemente possibile (ad inizio del dolore), con l’obiettivo di controllare il dolore e i sintomi associati (nausea, vomito, etc.) entro le 2 ore dal trattamento. In caso di cefalea frequente è indicato un trattamento di prevenzione che può essere farmacologico o non farmacologico (come agopuntura, biofeedback, terapie cognitivo-comportamentali). L’obbiettivo è quello di ridurre la frequenza, l’intensità e la durata degli attacchi per migliorare la qualità della vita e ridurre l’utilizzo di analgesici. Spesso per ottenere questi risultati occorre tempo: non esiste un trattamento ideale per tutti, ognuno di noi ha una risposta individuale nei confronti dei farmaci.

Qualche dato
Si stima che circa il 50% della popolazione adulta mondiale presenti una cefalea almeno una volta nell'ultimo anno. Tra questi almeno il 12% soffre di emicrania e il 2% di una forma cronica ricorrente almeno 15 giorni al mese.  In Italia sono 6 milioni a combattere contro il mal di testa. L’emicrania è molto frequente nelle donne in età fertile (16-18%) ed è ritenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle patologie più disabilitanti, in grado cioè di interferire con la qualità della vita quotidiana, con elevate ricadute sociali in termine di costi diretti e soprattutto indiretti dovuti a perdita di giornate lavorative e riduzione della produttività nel lavoro.


Il Centro Cefalee

Diretto dal Prof. Pietro Cortelli, il centro dell’ISNB è centro di riferimento regionale per la cura della cefalea. Fondato nel 1980 dal Prof. Elio Lugaresi, il centro è uno dei 4 presenti in Regione Emilia-Romagna per la terapia con tossina botulinica e centro regionale di riferimento per la neurochirurgia delle forme farmacoresistenti.
Il centro accoglie 1.000 nuovi casi ogni anno, per lo più persone che presentano cefalee ad alta frequenza o per forme rare ad alta complessità diagnostica. Il centro fornisce terapie personalizzate e suggerimenti ai quali attenersi per ottenere il massimo beneficio. Solo per i casi più difficili e farmacoresistenti di cefalea a grappolo è riservato l’impianto di un neurostimolatore del nervo grande occipitale. La struttura collabora con altri Centri Cefalee regionali e nazionali. La struttura ospita tirocinanti e tesisti del Corso di Laura in Medicina e Chirurgia e specializzandi del Corso di formazione specialistica in Neurologia dell’Università di Bologna.

Contatti

Per prenotare una visita*
Tel.: 051-496.69.90 (Ambulatori Neuroscienze IRCCS-ISNB)
Mail: ambulatori.irccs@ausl.bo.it
Fax: 051/4966098

*N.B.: In caso di mal di testa l’intervento assistenziale iniziale è prerogativa del Medico di Medicina Generale, il quale in collaborazione con il neurologo del territorio può programmare, quando necessario, esami strumentali (come la TC o la Risonanza Magnetica dell’ encefalo) atti a chiarire la diagnosi e quindi ad impostare una terapia appropriata  ad iniziare una fase di osservazione e follow-up dell’intervento terapeutico. Quando non è possibile formulare una diagnosi certa, quando la cefalea è complicata dall’iperuso di analgesici o non risponde alle terapie precedentemente impostate, o in caso di cefalea a grappolo o altre cefalee rare è opportuno rivolgersi ad un Centro Cefalee. Per gli abitanti dell’area bolognese è attivo un percorso diagnostico terapeutico (PDTA) grazie al quale i pazienti più gravi vengono direttamente inviati al centro dal proprio neurologo consultato per visita neurologica prenotata tramite CUP.

Orari/giorni di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.00

Sede
via Altura 3, Bologna
Padiglione F (Ospedale Bellaria), piano -1

 

I nostri professionisti 


Pietro Cortelli, neurologo e direttore del Centro

Sabina Cevoli, neurologa
Giulia Pierangeli, neurologa
Valentina Favoni, neurologa

 

La Ricerca


L’attività di ricerca del Centro è volta allo studio delle basi fisiopatologiche e genetiche delle principali forme di cefalea primaria. Una particolare attenzione viene posta allo studio degli aspetti clinici, psicologici, diagnostici e terapeutici delle cefalee e della loro cronicizzazione.
Infine il centro partecipa a studi clinici nazionali e internazionali per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.