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Indagine HBSC 2018: il report nazionale

Sono rispettivamente 4183 e 58.976 le classi e i ragazzi coinvolti nell’ultima rilevazione della sorveglianza HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) condotta nel 2018 in tutte le Regioni e Province autonome italiane. I risultati dell’indagine - pubblicati a ottobre 2020 nel report nazionale “La Sorveglianza HBSC 2018–Health Behaviour in School-aged Children: risultati dello studio italiano tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni” uscito come supplemento del Notiziario ISS – rivelano che i ragazzi mostrano un’elevata capacità di relazionarsi con i propri coetanei e una buona interazione con i genitori.

 

Dal documento, scritto a più mani da ricercatori ed esperti coinvolti nel Gruppo HBSC Italia 2018, emerge anche una buona percezione del rapporto che i ragazzi hanno con gli insegnanti. Circa i due terzi dichiara, infatti, di apprezzare la scuola “molto” o “abbastanza”. In aumento la percentuale di coloro che dichiarano una soddisfazione medio-alta per la vita mentre risulta in diminuzione la prevalenza del bullismo subìto e inferiore rispetto alla media internazionale.

 

La sorveglianza HBSC è, infatti, uno studio multicentrico internazionale svolto in collaborazione con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal 1983 svolge, ogni quattro anni, indagini campionarie rivolte agli adolescenti di 11, 13 e 15 anni con l’obiettivo di rilevare e valutare i comportamenti correlati alla loro salute. L’Italia partecipa allo studio HBSC dal 2001 e, a oggi, ha effettuato cinque indagini nazionali.

 

I principali ambiti analizzati e discussi nel report riguardano i comportamenti legati alla salute dei ragazzi (abitudini alimentari, attività fisica), i comportamenti a rischio (consumo di alcol e di tabacco, salute sessuale, bullismo/cyberbullismo, uso problematico dei social media, gioco d’azzardo), la salute e il benessere e la loro percezione da parte dei ragazzi, il contesto sociale (scuola, famiglia) e il rapporto con genitori, pari e insegnanti. I risultati sono stati analizzati alla luce delle differenze geografiche, dell’età e del livello socio-economico della famiglia dei ragazzi. Alla fine di ogni capitolo, un box di approfondimento permette il confronto dei dati 2018 con quelli della raccolta precedente (2014), nonché con i risultati internazionali del 2018.

 

Alcuni indicatori presi in esame nel documento mostrano la necessità di predisporre e attuare interventi mirati per promuovere stili di vita più salutari tra i ragazzi. Ad esempio:

  • solo 1 adolescente su 10 svolge attività fisica per un totale di almeno “60 minuti per 7 giorni”, come raccomandato dall’OMS
  • un adolescente su 4 dichiara di non consumare “mai” la prima colazione
  • solo il 13% consuma verdura “più di una volta al giorno” e, rispetto al 2014, diminuisce l’abitudine quotidiana di mangiare frutta
  • aumenta il gioco d’azzardo a rischio/problematico nei 15enni maschi mentre la tendenza al consumo di tabacco e alcol risulta stabile rispetto al 2014
  • la prevalenza dell’uso problematico dei social media è maggiore della media internazionale.

La variabilità dei comportamenti presi in esame riguarda le differenze di genere, la Regione di appartenenza e l’età dei ragazzi. Al crescere dell’età diminuisce ad esempio la facilità con cui i ragazzi si confidano con i genitori, l’abitudine a svolgere attività fisica giornaliera e il consumo della colazione durante i giorni di scuola.

 

Tutte queste analisi facilitano la definizione dei bisogni alla luce dei quali predisporre programmi mirati a promuovere la salute dei ragazzi.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 5 novembre 2020

Testo scritto da: Silvia Ciardullo, Paola Nardone, Serena Donati, Angela Spinelli, Daniela Pierannunzio, Enrica Pizzi - Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS - ISS