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Peste Suina Africana

Pubblicato il 27/05/2021
Cos'è, come si trasmette e come prevenire la diffusione
Sintesi

La Peste Suina Africana è una malattia altamente contagiosa e spesso letale per cinghiali e suini. 

La segnalazione ai servizi veterinari di ritrovamenti di animali morti da parte di chi frequenta i boschi è un prezioso contributo per la sorveglianza nei confronti di questa malattia. 

Per segnalare un ritrovamento chiama 051 6092124

Cos'è?

É una malattia virale presente in diversi Paesi europei che colpisce i cinghiali selvatici e i suini domestici causando perdite economiche rilevanti. Il virus è caratterizzato da un’elevata resistenza nell’ambiente, è altamente contagioso e uccide gli animali colpiti (fino al 100% di mortalità negli allevamenti). 

La malattia non si trasmette all'uomo.

Come si trasmette?

Il contagio avviene tramite contatto diretto con cinghiali o suini infetti, anche morti, o indirettamente tramite alimenti o residui di carni infette o a causa di scarse misure di igiene e biosicurezza in allevamento.

Le attività umane possono contribuire a diffondere il virus attraverso:

  • Contatto con animali infetti e carcasse
  • Contatto con materiale contaminato (vestiti, veicoli, trofei di caccia, attrezzature)
  • Alimentazione dei suini domestici con carne o prodotti a base di carne provenienti da animali infetti (ad esempio rifiuti di cucina, mangimi e frattaglie).

Sintomi

  • Febbre alta
  • Diarrea emorragica                       
  • Vomito
  • Arrossamento della cute
  • Difficoltà di respirazione
  • Difficoltà di movimento                          
  • Ulcere.

Non esiste alcun trattamento o vaccino contro la malattia. 

Per questo è responsabile di enormi conseguenze economiche dovute ai costi di eradicazione e blocco delle esportazioni di prodotti italiani di eccellenza.

Per gli escursionisti, i cercatori di funghi e di tartufi 

Gli escursionisti, i cercatori di funghi e di tartufi come frequentatori dell’ambiente selvatico hanno un ruolo chiave nella prevenzione della malattia per cui è opportuno che seguano alcune semplici regole.

  • Non abbandonare nell’ambiente avanzi e rifiuti alimentari specialmente se contenenti carni o prodotti di suini/cinghiali
  • Segnalare al Servizio Veterinario dell’Azienda Usl di Bologna il rinvenimento della carcassa di un cinghiale morto in qualsiasi stato di conservazione essa si trovi indicando la posizione geografica memorizzandola sul cellulare per il rintraccio della carcassa.

Per i cacciatori

Anche i cacciatori come frequentatori dell’ambiente selvatico hanno un ruolo chiave nella prevenzione della Peste Suina Africana per cui è opportuno seguire alcune raccomandazioni.

  • Informare tempestivamente il Servizio Veterinario in caso di ritrovamento di cinghiali morti
  • Pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia
  • Non lasciare sul campo i visceri dei cinghiali abbattuti che vanno smaltiti correttamente tramite i centri di raccolta e di lavorazione
  • Evitare il contatto con maiali domestici per almeno 48 ore dopo aver cacciato. Se si posseggono maiali non accedere alla porcilaia con indumenti o attrezzatura da caccia
  • Evitare qualsiasi contatto fra suini domestici e cinghiali usando recinzioni sicure e mantenendo inaccessibili ai cinghiali le riserve di alimenti e di lettiera per i suini;
  • Se si va a caccia all’estero, pulire e disinfettare attrezzature e vestiti, lavare il cane da caccia prima di tornare a casa, non portare in Italia trofei o carne di cinghiale cruda
  • Non fornire alimenti ai cinghiali, ad eccezione della pastura precedente la battuta di caccia.

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Per gli allevatori

Naturalmente anche gli allevatori hanno un ruolo chiave nella prevenzione della Peste Suina Africana per cui è opportuno seguire alcuni comportamenti.

  • Non utilizzare scarti per l’alimentazione
  • Smaltire correttamente i rifiuti alimentari in contenitori chiusi
  • Acquistare animali da Paesi indenni ed esclusivamente da allevamenti registrati e con certificazioni ufficiali (Modello 4)
  • Informare gli operatori in azienda dei rischi di trasmissione dagli avanzi di cibo;
  • Vietare l’accesso in azienda ai non addetti
  • Impedire ogni contatto con i cinghiali
  • Usare attrezzature, indumenti e stivali puliti e dedicati
  • In caso di sintomi o mortalità anomala in azienda contattare il Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Bologna.

Per le segnalazioni contatta il numero

0516092124

In questo video sono disponibili le principali indicazioni sul tema dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). 

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