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La diagnosi di celiachia: cosa, dove e quando

Pubblicato il 01/12/2011
La diagnosi di malattia celiaca, i presidi accreditati per la diagnosi della celiachia in Emilia Romagna e in Italia, il documento di inquadramento per la Diagnosi ed il monitoraggio della Malattia celiaca e relative Complicanze.

La diagnosi di malattia celiaca

Una diagnosi sintomatologica della celiachia è difficile, perché i sintomi sono troppo simili a quelli di altre malattie, tra le quali numerose malattie che interessano l’intestino ma anche forme di stanchezza cronica, anemia, osteopenia/osteoporosi, artralgie, ecc. Inoltre, in una percentuale non piccola dei casi, la celiachia non sviluppa alcun sintomo evidente ma comporta comunque un danneggiamento dei tessuti intestinali. La diagnosi di celiachia solitamente presuppone una prima fase in cui vengono eseguiti esami ematochimici e poi una seconda fase di conferma di malattia in cui viene fatto un esame istologico al duodeno. L’analisi sierologica determina il livello di anticorpi specifici nel sangue prodotti in risposta alla presenza di glutine, percepito dall’organismo come sostanza estranea e pericolosa.

Il test istologico invece consiste in una biopsia intestinale che permette di verificare il danneggiamento e l’atrofia dei villi intestinali.
Nel caso di presenza della malattia all’interno di una famiglia, data la sua caratteristica trasmissione genetica, è opportuno effettuare uno screening degli anticorpi in tutti i parenti di primo grado del malato.

(Fonte: Epicentro)

Presidi accreditati e Centri di riferimento per la diagnosi

Al fine di tutelare coloro che sono affetti da tale malattia cronica è stata istituita una rete nazionale di Presidi Accreditati e di Centri Interregionali di Riferimento individuati dalle Regioni, per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia. I Presidi della rete sono stati individuati in base alla documentata esperienza in attività diagnostica o terapeutica specifica e all’idonea dotazione di strutture di supporto e di servizi complementari. I Centri interregionali di riferimento assicurano, ciascuno per il bacino territoriale di competenza, la gestione delle informazioni e della documentazione, il coordinamento dei presidi della Rete, al fine di garantire la tempestiva diagnosi e l'appropriata terapia, qualora esistente, anche mediante l'adozione di specifici protocolli concordati.

(Fonte: Ministero Salute)

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