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Papà di nuovo in corsia con le neo-mamme

Pubblicato il 23/02/2023 - Redattore De Frenza Francesca
Nei punti nascita dell’Azienda USL di Bologna torna, per 24 ore al giorno, la persona che la mamma ha scelto di avere vicino durante la degenza. La presenza del caregiver verrà garantita sempre

In epoca Covid, a causa delle limitazioni previste per il contenimento della pandemia, i caregiver delle donne ricoverate nei punti nascita potevano rimanere accanto alla neo mamma dall’inizio del travaglio fino al parto (anche in Sala Operatoria nel caso di Cesareo) e, nel reparto di degenza, per non più di 12 ore al giorno.

L’unita di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda USL di Bologna, tuttavia, cerca, da sempre, di garantire un’assistenza che valorizzi l’intimo contatto tra genitori e bambino fin dai primi momenti e, ora che la situazione pandemica lo consente, il papà (o una persona di riferimento scelta dalla mamma) può essere presente per 24 ore al giorno, anche per garantire alla puerpera un ulteriore sostegno e un maggiore comfort nei primi delicati momenti della sua nuova condizione di madre.

Nel corso della degenza in regime di rooming-in, la madre e il caregiver vengono affiancati e sostenuti dal personale sanitario nelle cure quotidiane del neonato e nel riconoscimento dello stato di benessere del proprio figlio. Inoltre, hanno modo di acquisire gradualmente le competenze necessarie alla “cura” del neonato attraverso consigli e la supervisione del personale sanitario, mantenendo il rispetto verso gli aspetti più naturali e fisiologici, senza mai trascurare il monitoraggio dello stato di benessere del neonato. Mamma e caregiver, infine, vengono informati riguardo tutti i comportamenti che garantiscono la sicurezza del neonato, in particolare riguardo alla prevenzione delle cadute e prevenzione della morte improvvisa e inaspettata (SUPC/SIDS).

Il caregiver scelto dalla mamma è unico per tutta la durata del ricovero e non è permesso lo scambio tra 2 caregiver diversi salvo casi particolari, valutati e concordati per esigenze cliniche dal medico del reparto.

Poiché la permanenza del caregiver per 24 ore al giorno deve avvenire nell’esclusivo interesse della diade madre-neonato e senza arrecare alcun danno o disturbo alle altre degenti o al personale in servizio in reparto, è necessario osservare alcune regole:

  1. Rispettare l'obbligo di utilizzo della mascherina all’interno del reparto per tutto il tempo di permanenza;
  2. Rispettare le norme igieniche della struttura;
  3. Attenersi alle indicazioni fornite dal personale sanitario;
  4. Rispettare la privacy dei pazienti e di tutte le persone presenti in reparto e mantenere un comportamento consono alla circostanza;
  5. Limitare l’utilizzo del telefono cellulare: evitare telefonate lunghe, utilizzare gli auricolari o il vivavoce, non tenere il telefono a contatto con il corpo (in gravidanza) o con il bambino (nella culla o nel lettino).
  6. Nelle stanze dei reparti non vi sono presidi diversi dalla sedia per la permanenza del caregiver e non è possibile introdurre in reparto alcun supporto (sdraiette, lettini, poltrone pieghevoli) a causa dello spazio esiguo nelle stanze.
  7. Non è permesso sdraiarsi nel letto di degenza della madre, né a terra, né in altri letti “liberi” presenti in struttura.
  8. Durante gli orari di visita (6.30-8.30) e (18.30-20.00) per Ospedale Maggiore e (7.00-8.30) e (18.30-20.00) per Ospedale di Bentivoglio, il caregiver si può scambiare con un solo visitatore. Qualora in stanza fossero presenti contemporaneamente il caregiver e il visitatore o più visitatori, il personale è autorizzato a far uscire tutti i presenti dalla stanza.
  9. Durante le ore notturne la porta di accesso ai reparti è chiusa a chiave. Occorre quindi suonare il campanello ed attendere l’apertura da parte del personale. Per questo motivo è necessario limitare al massimo l’accesso e l’uscita dal reparto. Per l’ospedale di Bentivoglio, dalle ore 20 l’accesso alla struttura può avvenire solo attraverso il Pronto soccorso generale in quanto la portineria chiude.
  10. Qualora si verificassero situazioni di criticità e/o iperafflusso e/o di emergenza, per motivi di sicurezza clinica ed organizzativa, potrà essere richiesto al caregiver di allontanarsi momentaneamente dalla stanza e/o dal reparto.