Verso il futuro nella gestione dello scompenso cardiaco in Emilia-Romagna

L’assistenza proattiva all’individuo, dalle fasi di prevenzione e educazione alla salute fino alle fasi precoci e conclamate della condizione morbosa, è il fondamento del modello assistenziale che ispira le nuove linee di indirizzo regionali per la gestione integrata del paziente con scompenso cardiaco.

Il trattamento e la gestione dello scompenso cardiaco, così come la gestione di tutte le patologie croniche, ancora più rilevanti in seguito alla pandemia Covid, sono una priorità per le Istituzioni sanitarie e sociali della Regione Emilia-Romagna. Le nuove linee di indirizzo regionali vengono proposte, quindi, in coerenza con i processi di riorganizzazione territoriali e aziendali e gli obiettivi regionali di un continuo miglioramento, sviluppo, qualificazione e specializzazione della rete dei servizi.

Il convegno “Verso il futuro nella gestione dello scompenso cardiaco in Emilia-Romagna” che si terrà il prossimo 16 maggio alla Fiera di Bologna, Sala Allemanda, dalle 14 alle 18, oltre a presentare lo stato di avanzamento dei lavori relativi alle nuove linee di indirizzo, vuole aprire una discussione con cittadini, professionisti, istituzioni.

L’intento è di disegnare un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA) che prevede l’integrazione tra cardiologia e medicina interna ospedaliera, specialistica territoriale, medicina generale e assistenza infermieristica, attento alla personalizzazione della cura.

Condizioni necessarie per il successo del PDTA sono definire la rete delle strutture di riferimento in grado di assicurare continuità assistenziale a livello ospedaliero e territoriale e i criteri per garantire qualità, appropriatezza e sicurezza del percorso e le modalità per il suo coordinamento, monitoraggio, valutazione e verifica dell’efficienza, dell’adeguatezza qualitativa e degli esiti.